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Cordolo di Foro Bonaparte, appena costruito e già da abbattere per colpa di un "criterio sbagliato"

Anche Milano ha il suo muro da abbattere.

Quello di Foro Buonaparte serviva per dividere il traffico creando una corsia preferenziale da Cadorna a Cairoli ed era stato costruito in tempo record, turni straordinari e con i soldi pubblici.

Purtroppo al Comune si sono accorti troppo tardi che, come riporta il Corriere, il cordolo era stato progettato su un criterio sbagliato. Tutto da rifare, quindi.

De Corato, afferma che "il cordolo in cemento sarà eliminato, è pericoloso e crea un imbuto nella circolazione", e spiega che "i cordoli non sempre sono la soluzione. Che senso ha realizzare un pezzo di corsia riservata se poi mi trovo il traffico ingolfato 200 metri prima e dopo? Così è inutile, anche per l'Atm, che si ritrova gli autobus impacchettati negli ingorghi".

L'amministrazione comunale, che ha ereditato il piano "mal calibrato" dell'ex assessore Croci, si preoccupa principalmente di fluidificare il traffico cittadino penalizzando, però, il trasporto pubblico che, in una città come Milano, ne è da anni il tallone d'Achille.

Mentre, quindi, l'Atm è in attesa di aggiornamenti e conferme, l'opposizione accusa l'amministrazione comunale di voler ritornare al "partito dell'auto". Sono, infatti, rimaste in sospeso gli 86,4 km di preferenziali promesse da qui al 2014, tra cui quelle di Coni Zugna e Solari.

E' accesissima la protesta dei Verdi che si fa sentire fin da subito tramite le parole del consigliere Enrico Fedrighini: "Pessima notizia per i polmoni dei milanesi. Ridurre il traffico privato significa migliorare l'efficienza del trasporto pubblico anche di superficie. La restaurazione avviata da Metternich De Corato va in senso opposto: contraddice non tanto le scelte di Croci, ma le politiche sulla mobilità attuate in Europa e gli obiettivi di sostenibilità contenuti nel Pgt".

(foto da ilmondodeitreni.it)

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