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Trenitalia, nuovo orario ferroviario in vigore dal 13 dicembre: i pendolari lombardi cominciano a preoccuparsi

Dal 13 dicembre sarà in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia e i pendolari, dopo i precedenti dello scorso anno, si stanno già preoccupando. Roberto Plebani, del Comitato pendolari bergamaschi fa sapere a l'Eco di Bergamoche:

"Aspettiamo di ricevere il dettaglio degli orari per poter esprimere una valutazione approfondita, perché ci sono stati presentati solo a video. Un miglioramento sembra esserci, soprattutto per alcuni diretti: secondo noi ci sono ancora i margini per ottimizzare i tempi di percorrenza di altri convogli, come sosteniamo da tempo. Di certo l’introduzione del Passante ferroviario porta un auspicato miglioramento, come e quanto lo vedremo dal 13 dicembre. Vogliamo vedere i fatti, insomma"

Il quotidiano riassume le modifiche previste per il 2010: sulla linea Milano-Bergamo via Treviglio si registrerà un quarto d'ora in meno di viaggio e ci saranno miglioramenti per i viaggiatori provenienti da Brescia e diretti a Milano Centrale (fonte immagine).

Il risparmio di 15 minuti da Bergamo a Milano sarebbe frutto dell'abolizione delle fermate intermedie tra Treviglio e Pioltello per i diretti. Chi deve raggiungere le stazioni tra Treviglio e Pioltello (Cassano d'Adda, Vignate, Trecella e Melzo) dovrà prendere i treni giornalieri delle linee S suburbane.

Nell'area cittadina milanese ci sarà l'interscambio diretto con le linee della metropolitana:

– la 1 a Porta Venezia

– la 2 a Porta Garibaldi

– la 3 a Repubblica

Come segnala sempre l'Eco di Bergamo oltre a Treviglio sarà Pioltello la stazione d'interscambio tra i diversi servizi ferroviari dell'area nord-est della Lombardia.

Ma i pendolari, nel corso dell'incontro in Regione, hanno messo l'accento sullle pessime condizioni dei convogli (spesso corti, sporchi, guasti e con carrozze indefinibili). Trenitalia ha annunciato una serie di operazioni che dovrebbero apportare alcuni miglioramenti "in attesa che Ferrovie e Regione portino a termine le gare per i nuovi treni".

Il blog IlPendolareperò rivela alcuni retroscena, raccontati dal coordinamento dei comitati pendolari della Regione Lombardia:

"Ecco ciò che non viene detto nei comunicati ufficiali: che i servizi non sono stati messi a gara, ma assegnati al monopolista, contraddicendo anni di 'politica' a parole favorevole alla libera imprenditorialità e al mercato e smentita nei fatti; che la nuova società regionale di servizi ferroviari TLN unisce, ma tiene 'separati in casa', i due attori principali, che pertanto continueranno ad essere gestiti con le modalità ed i risultati che conosciamo; che l'entrata in scena di TLN contribuirà ulteriormente alla confusione dei ruoli, rendendo ancora più complessa, se non impossibile, l'individuazione delle responsabilità dei disservizi, mentre non interviene in alcun modo sulla gestione dell'infrastruttura, che rimarrà comunque al riparo da ogni possibilità di controllo; che l'introduzione dei nuovi servizi comporterà per il personale e il materiale rotabile un ulteriore stress per la mancanza di risorse tecniche, in presenza di infrastrutture per lo più inadeguate ed impianti anacronistici; che la Regione Lombardia ha ignorato l'impegno preso nel 2006 di revisione, con i pendolari, del sistema delle penali e dei bonus, parte fondamentale del contratto diservizio, ed in particolare di rivederne l’entità, le modalità di misurazione e l'aggiunta di nuovi indicatori; che le penali comminate a Trenitalia non potranno superare il 2% del valore del contratto di servizio, tornando ai livelli del 2004 (nel 2007 il massimale era salito al 4%) e quindi delegando alla 'buona volontà' dei gestori ogni speranza di miglioramento della qualità dei servizi; che gli standard di riferimento per la puntualità adottati sono stati anch’essi abbassatiai livelli del 2004, segnando anche in questo caso un arretramento rispetto agli ultimi valori in vigore nell’ultimo contratto; che tali bassi valori degli standard qualitativi di riferimento si potranno facilmente tradurre, grazie ai meccanismi automatici di adeguamento decisi dalla Giunta regionale, in incrementi tariffari cui non corrispondono effettivi miglioramenti del servizio"

I pendolari non ce la fanno davvero più, se proprio vogliamo dirla tutta. Basti leggere le testimonianze di alcuni utenti (riportate da un articolo de IlGiorno) che dopo mesi di pendolarismo hanno mollato il colpo per riprendere in mano l'auto. Come sottolinea Dallapartedichiguida la mobilità a Milano è diventata "insostenibile".

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