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Manifestazione per i diritti degli studenti, scarcerati i due ragazzi arrestati

Ieri abbiamo seguito la manifestazione per i diritti degli studenti e gli scontri con le Forze dell'Ordine che hanno portato all'arresto di due ragazzi. Trovate qui la cronaca e i video della giornata. Oggi il giudice ha disposto la scarcerazione di Gianmarco Peterlongo e Matteo Tunesi  ma ha confermato l'arresto per resistenza e lesioni. Un centinaio di ragazzi hanno protestato in piazza San Babila, proprio di fronte all'ingresso del Tribunale urlando slogan contro l'arresto dei due18enni. (fonte immagine)

"Non abbiamo colpito nessuno. Se al momento dell'arresto qualcuno si è fatto male, siamo dispiaciuti. Del resto li conosciamo i poliziotti, siamo sempre in piazza e non abbiamo alcun motivo di far del male a qualcuno". Questa la difesa dei due ragazzi attraverso le parole dall'avvocato Mirko Mazzali.

Preoccupato il commento della madre di uno dei due giovani, che punta il dito contro il sistema scolastico di cui i ragazzi sarebbero le vittime: "ogni anno succede la stessa cosa. Non esiste che devono succedere queste cose. I giovani li dimenticano e invece hanno bisogno di persone carismatiche. Dove sono le persone carismatiche, visto che nella scuola c'è solo repressione?".

In una nota stampa il vice sindaco Riccardo De Corato commenta così la scarcerazione dei due giovani: "non avevamo dubbi che i due studenti arrestati sarebbero stati subito liberati… Una prassi, quella della scarcerazione facile e dei processi fissati a distanza, che accomuna il trattamento degli affiliati ai centri sociali ai clandestini, puntualmente rimessi in libertà. Sistema che finisce per rendere più difficile la tutela dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine. Che paradossalmente saranno messe sotto accusa, nel classico stravolgimento e deformazione della realtà cui siamo da tempo abituati".

Nonostante le parole di De Corato, gli studenti promettono nuove autogestioni e nuove dimostrazioni di piazza:"loro provano a metterci paura – avverte Matteo Tunesi –  ma noi andremo avanti perché la nostra è una battaglia di libertà, in un paese dove di libertà ce n'è sempre di meno" Così l'altro arrestato, Gianmarco Peterlongo: "il giudice ci ha detto che l'arresto già di per sé era stato eccessivo per quello che è successo".

Il processo ai due ragazzi partirà mercoledì 25 novembre

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