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Campi rom, la Moratti promette: "non più di mille nomadi entro il 2011"

Nessuno smantellamento definitivo dei campi rom irregolari, ma una graduale trasformazione in campi di transito, con una riduzione del numero degli stanziali dai 1300 attuali a 1000, entro il 2011. Letizia Moratti ha definito oggi il piano d'azione per il contenimento delle presenze di nomadi sul territorio cittadino, ma nella maggioranza c'è chi punta alla cancellazione definitiva di tutti i campi rom e tra la Lega e il Pdl è di nuovo scontro. (fonte immagine )

Il sindaco di Milano ha presideuto questa mattina un incontro a cui hanno partecipato anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, i responsabili cittadini del Pdl, Luigi Casero e Maurizio Lupi, il presidente della Provincia Guido Podesta', il capodelegazione della Lega in Regione, Davide Boni, il capogruppo in Comune, Matteo Salvini e il vicesindaco, Riccardo De Corato. La Moratti ha illustrato ai convenuti i risultati della lotta ai rom abusivi : "per il numero di persone nei campi regolari – ha spiegato il sindaco – c'e' una diminuzione da 2mila a 1.300, dal 2006 al novembre 2009. Abbiamo illustrato tutti i dati relativi agli sgomberi, che ad oggi sono 164, con un alleggerimento complessivo anche delle presenze degli irregolari che sono diminuite in maniera molto significativa". 

La Moratti ha chiuso parlando del campo rom di via Idro: "diventerà un campo temporaneo con un numero di presenze sensibilmente inferiore a quello che in maniera erronea era stato indicato dai comitati di cittadini. E saranno tutte persone regolari. Il problema del campo di via Idro – ha aggiunto la Moratti – è che in questo campo vivono persone con precedenti penali o senza i requisiti che chiediamo per la permanenza nei campi. In via Idro entro il 2010 non ci saranno più di 150 persone e tutte dovranno avere le caratteristiche richieste per la permanenza nei campi: non avere sentenze passate in giudicato, non avere una casa di proprietà, mandare i figli a scuola e percorsi di inserimento sociale".

L'impegno promesso dal sindaco non è abbastanza per il consigliere regionale leghista Davide Boni, che per Milano chiede l'eliminazione definitiva di tutti i campi rom: "il progetto finale e' quello di chiudere tutto, perche' avere campi stanziali, in cui per la gente abita per 30 anni, non e' nella nostra cultura e nella nostra strategia. Anche un campo come quello di Triboniano ". Rispondono all'unisono il sindaco stesso e l'europarlamentare del Pdl Carlo Fidanza: "l'obiettivo dello smantella­mento di tutti i campi è con­divisibile ma irrealistico e in­vito gli amici della Lega a non giocare con le parole per fare propaganda".

Capitolo soldi: "il piano del Comune – ha detto la Moratti – preve­de una spesa di 24 milioni di euro: 12 di questi sono già de­liberati e approvati e serviran­no ad alleggerire i campi no­madi. Gli altri verranno utiliz­zati per la messa in sicurezza delle aree bonificate"

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