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Giardini di Viale Monte Nero, protesta choc contro la cancellata anti-movida

La cancellata eretta dal Comune intorno ai giardinetti di Viale Montenero non smette di far discutere .

Avrebbe dovuto stendere un velo di silenzio e di quiete in quel quartiere che, il mercoledì sera specialmente, diventava la scenografia dei giovani milanesi assiepati, bicchiere di cocktail alla mano, per l'happy hour davanti al Mom.

Per arginare gli eccessi di una movida un po' troppo rumorosa e invadente che ha messo a dura prova la pazienza degli abitanti della zona, inizialmente furono messe delle transenne e ben presto, al malcontento dei residenti e dei comitati di quartiere si è aggiunta la disapprovazione dei ragazzi per la decisione del Comune di impedire l'ingresso serale ai giardinetti. Poi è stata la volta del cancello vero e definitivo.

Oggi la protesta, come informa Repubblica, di un gruppo di giovani artisti con base al Parco Lambro che ha provato la via di una provocazione un po' horror "contro il comune che recinta gli spazi di socialità".

Sono apparse, infatti, delle teste mozzate di polistirolo sul cancello, in ricordo probabilmente della primavera 2004 quando Cattelan fece tanto discutere con i suoi manichini impiccati.

Sotto alle teste inquietanti campeggia il cartello con scritto "keep out military zone".

Lungi dall'approfondire la provocazione, Maurizio Cadeo, assessore al Decoro urbano, afferma: "Si tratta solo dell'ennesima trovata dei soliti quattro pirla.  Abbiamo dedicato quei giardini alla caduta del muro di Berlino proprio come segno di libertà. Sia ora la polizia a valutare la gravità del gesto e individuare i responsabili". 

Dello stesso segno le affermazioni del vicesindaco Riccardo De Corato: "Non ci lasciamo spaventare da simili pagliacciate e andremo avanti con la linea d'azione perseguita finora per il bene dei milanesi, a dispetto di chi, negli ambienti dei centri sociali e delle frange antagoniste, continua a protestare".

Di tutt'altro avviso, invece, è la posizione dell Segretario provinciale di Rifondazione Comunista , Antonello Patta, il quale dichiara: "Il centrodestra al Governo a Milano si ostina a procedere solo per divieti, sgomberando e costruendo cancellate, affrontando le questioni sociali sempre e solo come problemi di ordine pubblico. Non investe nulla sulla socialità per i giovani, tranne poi rendersi conto del vicolo cieco nel quale si caccia e stupirci con trovate estemporanee come quella con la quale la Moratti ha annunciato, dopo dieci anni di guerra ai writers e dopo aver cacciato l'ex Assessore Sgarbi, la messa a disposizione di spazi autorizzati sui quali proprio i writers potrebbero dipingere. Per i giovani serve ben altro: idee, progetti ed investimenti. Ma di tutto questo nei bilanci e nei piani del Comune non vi è traccia".

(foto da corriere.it )

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