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Cocaina ed eroina, al Sert sono sempre più gli insospettabili

La cocaina è una brutta bestia. E' infame. Ti avvicini a lei per dimagrire, per reggere i pesanti ritmi di lavoro, per avere prestazioni migliori a scuola, per non pensare ai problemi o semplicemente per provare nuove sensazioni. E prima che tu te ne accorga ci sei dentro fino al collo. Perchè 'lei' ti piace, e non riesci più a farne a meno.

Descrivono bene queste dinamiche le storie raccolte da Andrea Galli sul Corriere.

Ecco il racconto di una mamma:

"Una mia amica era incinta e continuava a pippare. 'Sei matta, non ci pensi al bambino?' domandavo. Rispondeva: 'Tran­quilla. Al massimo esce più picco­lo'. Quando ho saputo di aspettare la mia Ale, ho smesso. Ha nove me­si. Dico, giurano, che è nata sanissi­ma. Però ho usato cocaina per cin­que anni… Ogni dieci minuti, spe­cie la notte, la ispeziono. La visito, proprio come fossi un medico. Ho paura di trovare arti spostati, gli oc­chi che non si aprono, i riflessi spenti. Una ossessione. Io ho 29 an­ni"

Sconcertante anche il racconto di un inge­gnere:

"Mi guardi. Si vede che, insom­ma, vivo bene, una vita di un certo livello. Mi ci vede a finire dai ma­rocchini in stazione Centrale a cer­care l'eroina? Ci andavo ogni sera. Avevo schifo. E le parla uno che è ingegnere, ha cinquant'anni, ha passato una vita a costruire di tutto in Africa, conosce gente di livello, mia sorella, per dirle, lavora a…e io giravo a comprare l'eroina"

Vi abbiamo raccontato molte volte le storie di droga della nostra città: dai fatti di cronaca ai semplici numeri, ai 'falsi allarmi'. Di droga in città ne gira veramente tanta. E la lasciano girare.

Dall'altro lato c'è il Sert, il Centro servizi per le tossicodipendenze, che dovrebbe aiutare le persone in difficoltà a smettere. Il Corriere racconta che in quello di via Conca del naviglio dalle 7.30 alle 12.30 a ritirare il metadone sono passati in novanta. Nel primo semestre dell'anno il Sert ha seguito 3.466 persone.

I drogati non sono più gli 'scheletri che camminano' come Spud di Trainspotting o i giovani disadattati di Amore Tossico. Sono persone distinte, lo abbiamo detto molte volte: i cosiddetti 'insospettabili'.

Professionisti, lavoratori apparentemente senza problemi, che spesso vengono beccati al Sert a falsificare il test dell'urina, per camuffare l'al­ta concentrazione di droga. Il grosso dei pazienti ha tra i 35 e i 40 anni, poi ci sono i 30enni e i ragazzini. Gli stessi ragazzini che magari prima del compito in classe si rinchiudono in bagno a pippare, come accade a Treviso: lo racconta L'Espresso.

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