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Attentato alla caserma, trovata la 'preghiera del kamikaze': Game era un aspirante martire

UPDATE! h. 18.30
Game ha ammesso le sue responsabilità.

E' passata una settimana dal fallito attentato alla caserma Santa Barbara (qui trovate la nostra video diretta, qui tutte le interviste a cittadini, politici e militari e qui le foto) e sabato pomeriggio c'è già stato un nuovo (falso) allarme per una valigia abbandonata da un passante.

L'aria che si respira a Milano è pesantissima, e come se non bastasse ci si mettono anche le polemiche sull'insegnamento della religione islamica nelle scuole, dopo la polemica moschea. Perchè, ricordiamo, il presunto terrorista frequentava il centro di viale Jenner (foto Repubblica).

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato la proposta di un'ora di islam:

"La Lega è nettamente contraria anche perché religione cattolica – adesso non voglio ripetere, usare le argomentazioni del cardinal Bagnasco che tra l'altro condivido sul fatto che l'ora di religione – ha un suo motivo, una sua storia, ma anche una sua motivazione anche storica, dal punto di vista concreto, pratico. L'ora di religione cattolica rappresenta una entità, la Chiesa, che ha una gerarchia, dei valori ben chiari, ben definiti che quindi si possono trasmettere, l'Islam è un mondo tutto diverso. L'imam interpreta il Corano liberamente, non c'è una serie di dogmi, non c'è un messaggio chiaro da trasmettere, se come penso fosse nelle intenzioni di Urso questa misura serviva per migliorare l'integrazione, siamo tutti d'accordo nel migliorare l'integrazione, ma questo certamente è il modo più sbagliato per farlo"

Che questa dichiarazione abbia un qualche legame con i fatti di Milano?

Le indagini sull'attentato sono ancora in corso perchè la vicenda presenta tanti lati oscuri. Repubblica parla di un piano preciso di Mohamed Game: Game sembra cercasse un "operaio egiziano inconsapevole" da mandare in giro per farsi esplodere o che trasportasse l'esplosivo.

Che fosse proprio Kol, uno dei complici?

Durante l'interrogatorio l'altro arrestato, Mohamaed Israfel, avrebbe confermato l'idea di "trovare un egiziano inconsapevole".

C'è però un fattore che potrebbe confermare l'ipotesi di attentato kamikaze: nel 'covo' al terzo piano del palazzo in via Gulli sui cuscini di un divano era appoggiato un Corano aperto sulla Sura della vacca, che come spiega il Corriere, sono i versetti che di solito i kamikaze recitano prima di andare a farsi esplodere.

Secondo la ricostruzione, Game, dopo aver pregato, avrebbe preso la cassetta degli attrezzi imbottita di esplosivo e sarebbe uscito, dirigendosi verso la caserma.

L'ordigno sarebbe stato preparato proprio 'in casa'. Il Corriere precisa che l'appartamento è protetta da una doppia porta: la prima, con un'intelaiatura di ferro, dà su un balconcino. Da quel punto si apre poi il secondo portone. All'interno si trova una prima stanza che fa da ingresso e soggiorno e proprio lì Game e i suoi complici hanno 'cucinato' per giorni o settimane l'esplosivo. (Senza timore che esplodesse? n.d.r.). In cucina gli inquirenti hanno trovato pentole e un numero imprecisato di bottiglie e flaconi. Gli investigatori hanno trovato un altro grosso pentolone persino nella vasca da bagno.

Lasciando da parte le polemiche su 'come è facile acquistare i prodotti esplosivi', alla fine di tutto ci si chiede: perchè Game voleva diventare un martire se è stato appurato che fino a sei mesi fa non era neppure religioso?

Forse gli indizi vanno ricercati anche nei tracolli economici e nei gravi problemi di salute?

Leggete alcune analisi della vicenda anche sui blog Diversamente? e Leonardo.

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