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Reazioni all'attentato del libico Mohammed Game, le foto della caserma Santa Barbara

Numerose sono state le reazioni all'attentato di questa mattina alla caserma Santa Barbara (rivivete qui la nostra video diretta e qui le nostre interviste a politici e testimoni).

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha invitato a mantenere la calma:

"Invito a mantenere la calma in attesa di notizie ulteriori che ci sveleranno bene cosa e come è accaduto. Certo, si tratta di un fatto grave, le autorità preposte alla sicurezza sono vigilanti e attente. Bisognerà riflettere molto bene, perchè non è possibile che accadano episodi di questo tipo che sono di una gravità assoluta"

Il presidente del Copasir (Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza) Francesco Rutelli intervistato da Radio24 ha però sottolineato che "sembra un atto isolato": sembra che "dalle investigazioni precedenti è emersa una conversazione che parlava di questa caserma come possibile obiettivo".

Il nome della caserma era anche emerso nelle indagini che avevano portato all'arresto di due marocchini lo scorso dicembre: nel mirino dei due ci sarebbe stata proprio la caserma Santa Barbara e l'ufficio stranieri della questura in via Cagni. Ma Armando Spataro ha precisato che "la caserma di via Perrucchetti non è mai stata nominata in tutte le indagini milanesi sul terrorismo islamico. Posso dire con certezza che escludiamo che ci sia mai arrivata una notizia da qualsiasi fonte preannunciante progetti di attentato ai danni di quella caserma".

"I primi accertamenti ci dicono che l'attentato dovrebbe essere frutto di un'azione isolata, fatta da una persona non collegata a organizzazioni. Non si esclude che sia una persona con particolari disequilibri"

Questa l'opinione del sindaco Letizia Moratti che ha aggiunto:

"Era stata segnalata la necessità di prendere ulteriori precauzioni per la protezione delle caserme e questo ha portato a un'eccezionale reazione dei militari di guardia che ha limitato i danni"

Matteo Salvini ai microfoni di CNRmedia ha spiegato che

"Se veramente Milano fosse teatro, per la prima volta in Italia, di un attentato legato alle scelte militari dell'Italia, sarebbe un segnale davvero preoccupante"

Questa invece la reazione di Davide Boni:

"E'evidente come le forze dell'ordine debbano svolgere tutte le indagini del caso, per accertare ogni responsabilità e verificare l’esatta dinamica degli avvenimenti. Premesso questo, quanto accaduto non può essere rilegato come un fatto casuale o di poco conto. Il grave episodio, che avrebbe potuto concludersi in maniera ancora più drammatica, è il segnale allarmante e preoccupante che solleva legittimamente i dubbi nei confronti di coloro che, giunti nel nostro Paese, non accettano di integrarsi nella nostra società e accecati dal fanatismo mettono a rischio la sicurezza e l'incolumità dei nostri concittadini. Ribadendo che le autorità preposte devono terminare le indagini che stanno conducendo sul caso, il dato che emerge è che il libico che stamattina ha compiuto l'attentato presso uno dei luoghi considerati sensibili per il nostro Paese, frequentava, tra gli altri, anche il centro islamico di Viale Jenner"

Lo stesso Abdel Amid Shaari, direttore del centro islamico di Viale Jenner, ha dichiarato al Corriere:

"Un libico che bazzicava un po' dappertutto, è venuto a pregare anche da noi, come migliaia di altre persone, ma non è che ci sia una conoscenza approfondita. Lo conoscevo di vista: una volta era venuto a presentarsi e avevamo fatto una chiacchierata, poi capitava che venisse a pregare, ma andava anche da altre parti. Veniva a pregare e poi se ne andava, non è che stava qui a fare comizi, come altre migliaia che vengono, pregano e se ne vanno"

Ma ha puntualizzato che:

"Se avessimo intuito qualcosa avremmo subito denunciato e comunque siamo sempre a disposizione per aiutare nelle indagini"

Sembra che Game abbia una moglie italiana che aveva già avuto figli da una precedente relazione e la cosa "non fa pensare a un mussulmano molto ortodosso".

Qui sotto trovate le immagini che abbiamo scattato nel corso della mattinata. Si vede ancora l'automobile che stava entrando questa mattina nella caserma: l'attentatore avrebbe atteso l'apertura del cancello per cercare di introdursi nella struttura prima di essere fermato dal militare di guardia.

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