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Vigili fermano gli immigrati senza documenti e li caricano su un bus con le sbarre per essere identificati, è polemica

UPDATE! 1 ottobre
Amnesty International ha lanciato un appello.

Questa mattina Repubblica ha pubblicato un reportage sul nucleo Trasporto pubblico dei vigili di Milano, messo in piedi dal Comune nel 2000 per garantire la sicurezza su tram e bus.

La squadra dallo scorso anno si è specializzata nel servizio "fermi e identificazioni" come riporta il quotidiano: nei controlli dei biglietti sui mezzi pubblici gli stranieri trovati senza documenti vengono chiusi in speciali autobus con grate ai finestrini e vengono poi identificati.

Gli agenti che si occupano di questa mansione sono 32, divisi in tre turni.

Ieri mattina sono state staccate 120 multe (comminate dagli uomini Atm), mentre sono stati 10 gli stranieri portati in centrale. Tre dei dieci fermati risulteranno poi in regola, mentre gli altri sette no. E per loro è scattata una denuncia.

Il vicesindaco Riccardo De Corato è soddisfatto del servizio:

"È un servizio svolto esclusivamente da questa speciale task-force, non sottrae agenti al controllo della viabilità, che è di competenza di altri 2.900 vigili"

Dello stesso avviso l'assessore regionale Boni:

"Non trovo nulla di strano nel fatto che gli agenti della polizia locale di Milano si avvalgano di mezzi di trasporto ad hoc, come gli stessi 'bus blindati', che consentano loro di isolare ed identificare quegli stranieri trovati sui mezzi pubblici senza alcun documento. Il punto è che in alcune tratte, soprattutto in quelle che congiungono il centro città con la periferia, il numero di immigrati che quotidianamente usufruisce dei mezzi pubblici milanesi è fortemente elevato. Se i controlli devono essere realmente efficaci, è impensabile che, per questioni pratiche, non si possa avere la possibilità di trattenerli per un periodo di tempo maggiore, in modo da espletare il procedimento di espulsione"

Voi cosa ne pensate?

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