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Maturità 2009, dopo il tema e la seconda prova è la volta del quizzone: le interviste ai ragazzi

Ultimo atto degli scritti della maturità 2009. E' il momento del temutissimo "quizzone", la terza prova multidisciplinare, elaborata dalle singole commissioni esaminatrici, sulle materie di studio dell'ultimo anno.

Come spiega Blogosfere Cultura a disposizione degli studenti ci sono tre ore di tempo per eseguire o un elaborato sintetico oppure veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, secondo gli indirizzi di studio, con la realizzazione di un progetto.

Generalmente le tipologie più gettonate dagli istituti sono quelle che prevedono un numero variabile di domande aperte su 5 materie dell'ultimo anno e da dove, nella maggior parte dei casi, vengono escluse le materie oggetto delle prime due prove scritte.

Nei giorni scorsi siamo stati fuori dal liceo classico Carducci per raccogliere le impressioni dopo la prima e dopo la seconda prova. Ecco i video raccolti dopo l'ultima prova scritta questa mattina.

Intanto vi riproponiamo le altre due prove.

PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A
ANALISI DEL TESTO
La Coscienza di Zeno – Italo Svevo

TIPOLOGIA B
SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

Ambito Socio-Economico
2009: anno della creatività e dell'innovazione
Ambito Tecnico-Scientifico
Social Network, Internet, New Media

Ambito Artistico-Letterario
Innamoramento e amore
– Ambito Storico-Politico

Origine e sviluppi della cultura giovanile

TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nel 2011 si celebreranno i 150 anni dell'unità d'Italia. La storia dello Stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime: liberale monarchico, fascista e democratico repubblicano. Il candidato si soffermi sulle fasi di passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e dal regime fascista a quello democratico repubblicano. Evidenzi, inoltre, le caratteristiche fondamentali dei tre tipi di regime

TIPOLOGIA D
TEMA GENERALE
Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», "quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo". A vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell'evento ed esprima la propria opinione sul significato di "libertà" e di "democrazia".

SECONDA PROVA

TRADUZIONE DELLA VERSIONE DI LATINO: Cicerone – De Officiis – Libro I – par. 88 e 89

Non bisogna dare ascolto a coloro i quali credono che dobbiamo adirarci fieramente coi nostri nemici, e anzi vedono appunto nell'adirarsi il carattere distintivo dell'uomo magnanimo e forte: no, la virtù più bella, la virtù più degna di un uomo grande e nobile è la mitezza e la clemenza. Negli Stati liberi, ove regna l'eguaglianza del diritto, bisogna anche dare prova di una certa arrendevolezza, e di quella che è solita chiamarsi padronanza di sé, per non incorrere nella taccia di inutile e odiosa scontrosità, se ci accada di adirarci con ímportuni visitatori o con sfrontati sollecitatori. E tuttavia la mite e mansueta clemenza merita lode solo a patto che, per il bene superiore dello Stato, si adoperi anche la severità, senza la qualenessun governo è possibile. Ogni punizione e ogni rimprovero, però, devono essere privi di offesa, e mirare, non alla soddisfazione di colui che punisce o rimprovera, ma solo al vantaggio dello Stato.

Bisogna anche badare che la pena non sia maggiore della colpa, e non avvenga che, per le medesime ragioni, alcuni siano duramente colpiti, altri neppure richiamati al dovere. Soprattutto è da evitare la collera nell'atto stesso del punire: chi si accinge al castigo in preda alla collera, non terrà mai quella giusta via di mezzo, che corre fra il troppo e il poco, via che piace tanto ai Peripatetici, e piace a ragione, solo che poi non dovrebbero lodare l'ira, dicendo che essa è un utile dono della natura. No, l'ira è da tenere lontana in tutte le cose, e bisogna far voti che i reggitori dello Stato assomiglino alle leggi, le quali sono spinte a punire non per impeto d'ira, ma per dovere di giustizia.

SOLUZIONE DEI QUESITI DI MATEMATICA E DELLE ALTRE PROVE

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