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Edilizia, nuovo provvedimento regionale: per il via libera ai lavori servirà solo la firma del progettista

La Regione, come spiega l'assessore regionale all'Urbanistica Davide Boni vorrebbe solo "rilanciare il settore dell'edilizia, che subisce come altri gli effetti della crisi",mentre per l'opposizione, e soprattutto i Verdi (Carlo Monguzzi ha detto a Repubblica che "si tratta di una presa in giro") è un via libera a una nuova colata di cemento.

E' scontro aperto sul nuovo provvedimento regionale: come spiega Repubblica

"basterà una semplice dichiarazione di 'congruenza' firmata da un tecnico progettista del piano integrato di intervento che garantisca che si tratta di infrastrutture di interesse pubblico e da ora in poi i Comuni potranno avere mani libere nella riqualificazione delle aree degradate con nuovi quartieri"

La Regione è andata a intervenire sui criteri e sulle modalità per l'approvazione, in assenza dei Piani di governo del territorio (che dovranno sostituire i vecchi Piani regolatore), di Programmi integrati di intervento in variante non aventi rilevanza regionale.

La norma ha grande portata, visto che sono moltissimi i piani ancora bloccati: solo 107 Comuni lombardi hanno già approvato i Piani di governo del territorio, 172 li hanno già adottati, ma ben 758 hanno appena avviato la procedura o stanno per farlo come specifica Repubblica.

Nel testo della delibera si precisa che

"il termine infrastruttura comprende quell’insieme di opere, servizi e attrezzature necessarie alla vita di relazione e alla struttura economicoproduttiva di un territorio"

I progetti dovranno riguardare

"prioristicamente le aree degradate o dismesse, soprattutto se collocate all'interno di centri abitati e il loro recupero. O interventi volti a riqualificare e migliorare l'immagine urbana e la creazione di infrastrutture per l’accoglienza e la sosta nelle principali porte di accesso delle città"

Quindi oltre ai progetti per l'edilizia residenziale pubblica per avere il via libera ad altre opere edilizie basterà inserire nel progetto la realizzazione di parchi urbani attrezzati e naturali, anche esterni.

L'opposizione fa notare che fino a poco fa la Regione sembrava invece intenzionata a "proibire tutto". E questo è un momento molto critico per l'edilizia, visto che ci si sta mettendo di buzzo buono a progettare per Expo il recupero di diverse aree.

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