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Troppi gli incidenti in moto nelle corsie preferenziali, uno al giorno: si pensa a una mappa della mobilità per le moto

I motociclisti insieme a ciclisti e pedoni sono tra le categorie più a rischio di incidenti per le strade della città. Vuoi per colpa degli automobilisti distratti e l'asfalto sconnesso ma vuoi anche per una serie di comportamente tacitamente autorizzati dall'agilità delle due ruote. I numeri, in ogni caso sono troppo alti.

Atm ne conta oltre uno al gior­no solo lungo le corsie preferenziali, i percorsi riservati a bus, taxi e filobus che do­vrebbero essere zone più protette e si­cure rispetto al resto del traffico cittadino.

Sono circa 45 mila i centauri in città e hanno visto rad­doppiare gli schianti in dieci an­ni: sono 27 i morti nel 2008.

Gli auti­sti Atm hanno scritto al sinda­co come spiega il Corriere

"Corrono troppo, superano quando non potrebbero. I per­corsi riservati vanno chiusi alle moto"

L'assessore alla Mobili­tà, Edoardo Croci, ribatte

"Stiamo eseguendo una mappa­tura di tutti i percorsi per le due ruote: servono nuove regole, più chiare, e itinerari sicuri"

Ci sono stati in totale 23.147 incidenti nel 2008, con 13.258 feriti e 75 morti. dove è morto un motociclista si capisce subito perchè i familiari e gli amici vanno lì a portare fiori e messaggi.

La zona più problematica è la circonvalla­zione esterna sulla linea della circolare 90/91/92: su oltre 40 blocchi al traffico superiori ai dieci minu­ti 14 sono stati provocati da incidenti tra auto e moto, 13 gli scontri che hanno coinvolto an­che filobus e autobus, 8 pas­seggeri "infortunati" a causa di schianti e frenate per evitare gli impatti.

Ci sono 186 chilometri di corsie riservate e solo il 24% sono protette (ovvero con bus e fi­lobus che viaggiano a 13km/h).

In altre zone invece i filobus devono lasciare la corsia preferenziale e immettersi nel traffico e sono proprio quelli i punti in cui si verificano più problemi.

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