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Tragedie della follia: dopo una violenta lite con il padre un uomo con problemi psichici lo uccide

L'ennesima tragedia della follia nel giro di pochi giorni: un uomo di 32 anni, Marco Castelli, ha ucciso il padre dopo una lite e si è barricato in casa a Meda. La vittima è Sergio Castelli, un ex operaio di 63 anni.

Anche qui, come nella tragedia di Bresso di due settimane fa, tutto è avvenuto di notte, intorno alle 3. I condomini del palazzo sentono urla e invocazioni d'aiuto e chiamano i carabinieri. Ma quando arrivano ormai è troppo tardi.

Dall'appartamento non si sentono più le urla, ma un rumore di acqua che scorre e della musica classica a tutto volume. I militari provano a telefonare come spiega Repubblica: la cornetta viene alzata, ma non parla nessuno.

Castelli si affaccia al balcone per urlare contro i vicini mentre i carabinieri chiamano i vigili del fuoco che riescono a forzare la porta con un piede di porco e una volta dentro i militari si trovano davanti una scena aggiacciante.

C'è una pozza di sangue in sala da pranzo e nella vasca da bagno piena d'acqua c'è il cadavere insanguinato del 63enne. Il figlio era in cura per problemi psichici a Cesano Maderno.

Più volte il padre aveva chiesto di affidare il figlio a una struttura specializzata perché lui non era più in grado di curarlo da solo.

E purtroppo questo capita molte volte. Adesso il giovane è rinchiuso nel carcere di Monza: ha ammesso di aver litigato violentemente con il padre, ma non ha aggiunto nulla sulla sua morte.

Pare si fosse convinto che il padre fosse responsabile del suo stato e covava un forte rancore contro di lui, tanto che spesso dava sfogo a violenti scatti d'ira. E l'ultimo è stato fatale.

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