Una donna di 30 anni, di Milano, sarebbe stata aggredita alle otto di mattina di giovedì all'interno dei giardini di via Palestro, in porta Venezia. L'allarme è stato fatto scattare subito dal titolare di un bar, in cui lei si era rifugiata per ottenere soccorso. Tremava, piangeva e aveva i pantaloni leggermente abbassati come spiega il Corriere.
"Aiutatemi, datemi una mano, mi hanno violentata"
I carabinieri sono arrivati, hanno soccorso e hanno accompagnato la vittima dello stupro alla Mangiagalli, hanno raccolto la sua denuncia.
Per lo shock la donna ha rimosso molti dettagli della vicenda e non ha mai smesso di piangere. Ha passato l'intera giornata in stato confusionale, nonostante le visite di parenti e amici (foto lycia miszkie).
"Ho attraversato il parco perché dovevo sbrigare alcune commissioni. All'improvviso mi sono sentita afferrare alle spalle. Stringere fino a farmi mancare il fiato. Quell'uomo mi ha graffiato il petto. Ho sentito dolore, ma ero come paralizzata e sono svenuta"
Ieri mattina pioveva e quando la ragazza ha ripreso conoscenza aveva i pantaloni in parte abbassati e aveva sul corpo diversi graffi e alcuni tagli superficiali sul petto, sulle braccia e sulla pancia, che sono compatibili con una lametta o un con un punteruolo.
Toccherà agli inquirenti cercare di ricostruire l'accaduto: il referto dei medici della clinica Mangiagalli darà la certezza di una violenza sessuale.
Ma nonostante questo resta una nota inquietante: nonostante il maltempo il parco era discretamente illuminato e c'era anche qualche temerario che faceva lo stesso jogging, se non qualcuno in giro con il cane.
Possibile che alle 8 del mattino nessuno abbia visto nè sentito nulla?