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Il gioielliere è ancora sotto choc, continuano le indagini degli inquirenti. Il commento di Davide Boni
Fermo restando che è compito delle forze dell’ordine verificare quanto accaduto questa mattina a Cinisello Balsamo, resta il fatto che di fronte all’ennesima rapina finita nel sangue risulta impossibile non pensare a tutta una serie di tragici episodi che hanno visto come protagonisti orefici e tabaccai di Milano e dell’hinterland, che hanno subito e stanno ancora subendo lunghi processi per avere difeso la propria vita e quella dei propri cari. Troppo spesso gli esercizi commerciali vengono presi letteralmente d’assalto, tanto che alcuni commercianti decidono di difendersi detenendo nel proprio negozio un’arma da fuoco. Rapine ad opera di delinquenti che sono divenute nel corso degli anni sempre più violente. Molte città a rischio, che hanno infatti spinto il governo centrale a rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio lombardo. Senza dubbio, chi ritiene eccessiva la presenza dell’esercito nelle nostre città e nel contempo critica aspramente chi cerca di difendersi da solo, dovrebbe almeno avere la decenza di dirci qual è la sua personale e infallibile ricetta alternativa per stroncare questo tipo di criminalità
Non ci sono ancora molte notizie perchè il fatto è successo stamattina. Come riporta il Corriere un gioielliere di Cinisello Balsamo è stato picchiato e rapinato da alcuni banditi che erano entrati nel suo negozio.
Il negoziante però ha reagito sparando e ferendo uno dei rapinatori con cinque colpi. Il rapinatore sarebbe in gravi condizioni ed è stato ricoverato all'ospedale di Niguarda (foto Panorama).
Le forze dell'ordine hanno tentato una prima ricostruzione:
i rapinatori avrebbero fatto irruzione nella gioielleria Radolli subito dopo l'apertura, intorno alle 9.30. Il negozio è all'angolo tra via Piave e via Garibaldi, ed è molto conosciuto in città.
I tre malviventi hanno minacciato il titolare con una pistola (forse un'arma giocattolo) ed è nata una colluttazione. Il gioielliere ha poi impugnato la sua pistola e ha sparato a uno dei malviventi, ferendolo in modo grave.
Gli altri due rapinatori sono scappati e sono ora ricercati. Il gioielliere, Remigio Radolli, ha ferite alla testa e all'occhio destro ed è stato portato anche lui in ospedale.
La gioielleria è aperta dal 1965 e il titolare è descritto dai vicini come persona affabile e disponibile. Così come raccontano alcuni commentatori del Corriere. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Chissà se scoppierà un nuovo caso "Giovanni Petrali". C'è però da considerare che, come ci aveva già raccontato la Federazione Italiana Tabaccai (sul caso del tabaccaio condannato per aver ucciso uno dei suoi rapinatori) i gioiellieri, come i tabaccai o i farmacisti, sono tra le categorie più colpite dalle rapine.