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L'ostello della gioventù di Milano "Piero Rotta": c'è ancora molto da lavorare prima di Expo 2015

Il Corriere ha pubblicato la scorsa settimana un reportage su una delle sistemazioni più low budget della città per i viaggiatori di passaggio (foto Corriere).

La struttura ha circa 40 anni di storia, 376 posti letto ed è affiliato al circuito International Hostelling. Le recensioni di chi ci passa oggi non sono particolarmente entusiaste: "basic", "quite good".

E' abbastanza fuori mano rispetto al centro città: si trova in via Salmoiraghi, quartiere QT8. Servito sì dai mezzi, ma dalla famigerata 90/91 (per lo meno c'è anche la linea 68 e la metrò rossa). Rispetto ai principali punti di arrivo (Stazione Centrale, Malpensa, Linate) si trova davvero "in the middle of nowhere".

Ci vorrebbe una struttura un po' più centrale, anche più di una. Al Piero Rotta i bagni sono un po' fatiscenti e le barriere architettoniche non sono ancora state abbattute. Ma adesso partiranno i lavori di ristrutturazione: si dovranno buttare giù i muri interni e creare un bagno privato per ogni tre camere.

In periodi come il Salone del Mobile posti letto disponibili spariscono in un attimo e bisogna addirittura prenotare un anno prima.

La direttrice Lucia Chessa spiega al Corrieree con l'Expo ci vorrebbero almeno due strutture cosiddette "low cost". Ma il Comune, proprietario dell'immobile, ha stanziato solo 850 mila euro e l'Aig, Associazione italiana alberghi della gioventù, ne ha finanziati 700 mila (e tra l'altro vorrebbe aprire anche un'altra struttura).

Il resto era già nel piano dell'Expo, ma sappiamo bene come stanno messi a soldi. E siam sempre lì: siamo già in ritardo su tanti progetti, questo è uno dei tanti.

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