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Lei è lesbica, lui lo scopre sbirciando nelle sue mail: chiesti 3 mesi di carcere per violazione della privacy

UPDATE! 10 settembre
L'uomo è stato assolto.

Non ci sono scusanti: non si guardano le e-mail del proprio partner o della propria partner. E' una questione di rispetto. Anche perchè all'interno della posta elettronica possono esserci scritte cose che riguardano il privato e l'intimo di una persona.

Un uomo ha contravvenuto a questa semplice regola di buona creanza, e aprendo una mail sul computer di casa ha scoperto che la moglie era omosessuale e che lo tradiva con un'altra donna. Scoperta sconvolgente: la coppia si è confrontata sull'argomento e hanno deciso di chiedere l'annullamento del matrimonio alla Sacra Rota per "vizio del consenso".

I due erano molto religiosi e si erano sposati nel 2003 non avendo mai avuto in precedenza rapporti sessuali. Una volta sposati non hanno "consumato" e l'uomo ha deciso di indagare per conto suo. Sbriciando nella posta. E lì ha fatto la scoperta.

Per procedere con l'annullamento si sono rivolti ad uno psichiatra che ha steso sul caso una relazione che ha poi consegnato all'avvocato matrimonialista.

Solo che la donna non è d'accordo che nello scritto si faccia un riferimento esplicito alla sua omosessualità. Per cui ha deciso di denunciare il marito per violazione della privacy, violazione della corrispondenza, mancato adempimento degli obblighi famigliari e diffamazione.

E' stato denunciato anche lo psichiatra per violazione del segreto professionale. Per lui il pm ha chiesto l'assoluzione, ma non per il marito, per il quale è stata chiesta una condanna a tre mesi per il reato di violazione della privacy. La sentenza è prevista per il prossimo 23 aprile.

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