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Due arresti in Comune per le tangenti sulle tombe, ai domiciliari i titolari dell'impresa San Siro

Dopo il racket del caro estinto che aveva sollevato un polverone qualche mese fa non si riposa in pace per il nuovo scandalo che ha colpito tutto il settore. Sono stati arrestati infatti un dirigente e un funzionario dei servizi cimiteriali del Comune di Milano per tangenti. Si parla di cifre in contanti che vanno da un minimo di 2500 euro a un massimo di 20mila per ottenere un pezzetto di terra al Monumentale, per risistemare una tomba di famiglia o per avere un "buon posto" di loculo.

L'ingegnere Luigi Valentino Balladore e Carla Ferrari sono stati accusati assieme ad Alcide, Andrea e Massimo Cerato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.

Il Corriere spiega che per i tre Cerato (agli arresti domiciliari per l'indagine sul racket dei morti) il pm aveva richiesto un nuovo ordine di custodia in carcere, ma il gip aveva deciso di mantenere la misura cautelare già in vigore. Sotto accusa dal 2005 una sessantina le pratiche di edilizia cimiteriale che i Cerato avrebbero raccomandato all'ingegnere e alla sua collaboratrice.

I due dovevano "risolvere tutti i problemi legati alla pratica edilizia presentata dal cliente dei Cerato, anche al fine di rendere più celeri i tempi di concessione e di risolvere i problemi burocratici che via via si presentavano nel tempo".

E per tre anni la "premiata ditta" aveva incassato mazzette per un totale di 311.130 euro. Fondamentali, come in molte altre inchieste, sono state le intercettazioni e il sequestro di un computer portatile ad Andrea Cerato.

Nella memoria del pc c'erano i file relativi alla contabilità in nero della società: è bastato solo fare un controllo incrocato per scoprire il tutto. A incastrare tutti una cifra e un codice: "x Ing".

Cerato ha provato a difendersi

"Volevo intendere ingresso pratica… e la Carla invitata a cena è mia moglie"

Ma ovviamente gli inquirenti non ci hanno creduto.

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