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L'esercito rimarrà in città altri sei mesi dopo la sperimentazione, ma in città ci sono ancora molte zone "sensibili" non pattugliate

Ormai ci si è quasi abituati alla loro presenza, soprattutto nelle zone dove si vedono di più (Stazione Centrale e Duomo), dopo la curiosità iniziale. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a quattro mesi dall'arrivo dell'esercito in città è ripassato da Milano e durante una conferenza stampa ha annunciato che

"D'accordo con Maroni proporrò al consiglio dei ministri di approfittare della formulazione del decreto e prorogare per altri sei mesi la presenza delle forze armate nelle città"

Quindi dopo i primi sei mesi di sperimentazione i soldati rimarranno in città per altri sei e nello stesso numero, nonostante le critiche di chi sostiene che in realtà l'esercito non serva a nulla.

Dall'altra parte invece c'è anche una continua richiesta da parte di alcuni quartieri: in un caso recente, Corso Como, dopo essere stato richiesto a gran voce dai residenti, l'esercito è stato inviato (creando però problemi alle vie circostanti).

"L'obiettivo di Strade Sicure era di offrire una maggiore percezione di sicurezza, ma poi ha effettivamente creato più sicurezza"

I numeri sembrerebbero tutto sommato positivi: a Milano i 424 soldati hanno fatto in questi mesi 5.026 controlli, sono state denunciate 80 persone e ne sono state arrestate 35.

"La prima volta che sono andato in via Padova a Milano si percepiva tra i cittadini un'attesa che un poco mi spaventava: e invece con il passare del tempo l'entusiasmo è andato crescendo. In nessuno l'accresciuta percezione di sicurezza è stata vissuta come un venir meno delle libertà personali. E così anche le resistenze più ideologiche alla presenza dei militari nelle città sono venute meno"

La Moratti è molto contenta della proroga, sempre che venga confermata dal ministro Maroni

"Questi primi sei mesi sono stati estremamente positivi perché i militari hanno garantito un presidio importante sulle strade. La loro azione ha avuto un grande valore anche sul terreno della prevenzione e se si parla con i cittadini ci si rende conto che i militari sono salutati con un grande senso di liberazione rispetto alla percezione di insicurezza"

Il vicesindaco Riccardo De Corato invece vorrebbe un aumento del numero dei soldati, ma ciò non è possibile.

In occasione della sua visita in Stazione Centrale ad agosto eravamo riusciti a fare una domanda al ministro, ecco il video del suo incontro con i giornalisti

C'è però da segnalare che ci sono ancora molte zone "sensibili"per così dire che non sono nemmeno state prese in considerazione per i pattugliamenti, come i mezzanini delle metropolitane, spesso deserti dopo una certa ora.

Ci aveva scritto una lettrice segnalandoci un caso di molestie sessuali accadutole in pieno giorno proprio nel mezzanino di una stazione centralissima della metrò (Duomo) tra l'indifferenza dei passanti

Il 4 novembre 2008 alle ore 12:35 circa sono stata aggredita da un trentenne sconosciuto che, tenendomi dal collo, mi costringeva a baciarlo. Tutto questo nel mezzanino della metro di Duomo, linea 3, potete immaginare davanti a quanta gente.. ho urlato, ma nessuno ha mosso un dito. Per non parlare del fatto che le telecamere dell'ATM registrano soltanto dove e quando il funzionario del gabbiotto decide di guardare. Niente testimoni e niente filmati per un fatto accaduto in pieno centro cittadino, sotto gli occhi di persone e telecamere. Fate voi

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