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Torna la droga dello stupro: violentata una 25enne alla discoteca Matisse

Ancora una vittima della "droga dello stupro ".

Una ragazza etiope rifugiata politica di 25 anni, impiegata, è stata trovata domenica mattina intorno alle 7 mentre vagava in stato confusionale in via Maffucci, a Milano. Ha raccontato di essere andata a ballare nel locale Matisse con alcuni amici e durante la serata è stata avvicinata da un gruppo di nigeriani, tra cui una donna, che le hanno offerto da bere.

Da quel momento non ricorda più niente, e ha raccontato di essersi risvegliata al mattino in un letto non suo, nuda con accanto alla donna nigeriana che le toccava le parti intime, mentre i due uomini le tagliavano i capelli e li portavano via in una borsa, insieme a 200 euro. Sul suo corpo sono state riscontrate numerosi lividi, di cui uno grosso allo zigomo sinistro. La ragazza è rimasta immobile sul letto aspettando che la nigeriana andasse in bagno e poi sarebbe scappata in strada. E' entrata in un bar dove ha chiesto aiuto.

La dinamica sarebbe da collegare probabilmente all'assunzione della famosa "droga dello stupro".

Gli investigatori stanno ancora indagando, ma avrebbero fermato la donna nigeriana, che avrebbe adescato la ragazza: si tratta di una donna di 31 anni, che fa la cameriera. E' in possesso di un regolare permesso di soggiorno, ma ha precedenti per lesioni con una condanna a 4 mesi nel 2005, con resistenza a pubblico ufficiale.

Le accuse sono gravissime: violenza sessuale, sequestro di persona e rapina aggravata. Si attende l'esito degli esami tossicologici con cui si cercherebbe il riscontro di un'assunzione di Ghb.

Questa sostanza è inodore e insapore e ha la capacità di rilassare i muscoli e annullare i ricordi, specialmente se sciolta in un drink.

A Milano era già successo qualche mese fa a una studentessa polacca:"un uomo individua una donna in un bar, quattro chiacchere, un drink offerto e il gioco è fatto. La ragazza sembrava solo ubriaca, invece no, era narcotizzata e stava per succederle il peggio, solo che nessuno, forse nemmeno lei, lo sapeva. Fino a quando non si è trovata sola con lui e lui ha iniziato ad abusare di lei senza che riuscisse a muovere un muscolo per fermarlo o a urlare aiuto. I ricordi della ventiquattrenne, dopo alcuni giorni dal terribile fatto, sono ancora troppo confusi per permettere alla Polizia di scovare lo stupratore. C'è solo il bar di piazzale Loreto dove ha incontrato il suo aggressore, il prato su cui si è risvegliata ma che non riesce ad identificare e la corsa in taxi fino a viale Ungheria, da dove è scattato l'allarme".

Vi avevamo inoltre anche segnalato che "il Ghb è legalmente in vendita nei sexy shop o meglio ancora facilmente acquistabile su Internet. Il pericolo per le donne non è solo nei vicoli o nei luoghi appartati, ma in mezzo alla gente, in un bar come tanti, in un bicchiere dove può finirci qualsiasi cosa nel giro di pochissimi secondi".

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