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Automobilisti, attenti allo slalom fra i cantieri estivi e notturni

Ai blocchi di partenza i cantieri estivi di Milano, che tormenteranno la vita ai cittadini che non andranno in ferie e ai lavoratori che in questi mesi popoleranno la città. Fino a fine settembre la città diventerà un vero e proprio cantiere a cielo aperto per risistemare le strade. Per lo più si dovranno rifare le strade, tappando la buche e aggiustando le condotte fognarie.

I lavori saranno circa un centinaio: non tutti sono stati aperti, ma presto lo saranno. Si dovrà anche sondare il terreno per la futura linea 4 della metrò. Qui l'elenco completo delle vie interessate.

Tutte e nove le zone saranno interessate, e saranno inevitabili disagi al traffico e alla circolazione. Per venire incontro alle esigenze degli automobilisti (che con il caldo potranno essere facilmente irritabili) il Comune pubblicherà sul sito una mappa interattiva dei cantieri, con la segnalazione delle modifiche alla circolazione e la fine dei lavori prevista.

Per la sostituzione dei binari del tram in Corso Magenta sarà soppresso un senso di marcia mentre in via de Amicis si poserà un nuovo condotto fognario. Cantieri in via Lomellina, via Sismondi, viale Corsica, via Mecenate e viale Ungheria per il teleriscaldamento, mentre in piazza Leonardo da Vinci ci saranno lavori per le tubazioni dell'acqua. A2A lavorerà in viale Toscana e viale Tibaldi, mentre sul ponte su viale del Ghisallo la carreggiata sarà ristretta per cambiare i giunti. Su viale Serra invece sono già in corso i lavori per la costruzione di un nuovo sottopasso.

Pierfrancesco Majorino del Pd mette però in guardia sul rispetto delle scadenze dei lavori. D'accordo con lui le associazioni dei consumatori.

In primo luogo perchè la manutenzione straordinaria delle strade potrà avvenire di notte. L'assessore Bruno Simini infatti assicura un budget per prolungare i turni e lavorare di notte, sempre però con un occhio di riguardo per il sonno di chi è rimasto.

Di notte si rifarà l'asfalto soprattutto sulle vie più trafficate (Bastioni di Porta Venezia, via Verziere, largo Augusto, corso di Porta Vittoria, via Durini, via Gian Galeazzo, piazza Virgilio, viale Cassala, viale Liguria o piazza Tripoli).

E inizieranno le telefonate ai vigili da parte di chi non riesce a dormire tra afa, caldo, odore di bitume e rumore di tir.

Su Repubblica è apparso un commento che spiega bene la situazione:

Ho fatto l'esperienza di una notte completamente in bianco animata da puzza di asfalto, rumori infernali ecc un anno fa. Verso mezzanotte credevo che il rumore sarebbe cessato invece tutt'altro. Ho chiamato i Vigili ma mi hanno detto che il Sindaco aveva deciso così e che non c'era bisogno di informare i cittadini e anche che dovevo sopportare e basta. Con l'occasione avevo anche preso nota dei nomi delle aziende che apparivano sui vari automezzi al lavoro e stranamente ho scoperto che si trattava di aziende varie e tra queste anche una che figurava nel sito del Comune come un'azienda alla quale non potevano più essere dati appalti. Ho anche telefonato alla Provincia dove c'è un ufficio contro i rumori ma anche loro hanno detto di non essere competenti . Infine segnalo che su uno degli automezzi più grandi in piena notte c'erano anche due bambini piccoli (meno di 10 anni). I cittadini qui non contano nulla, non è una novità.

Purtroppo però lavorare di notte è l'unica soluzione per evitare troppi disagi di giorno. I cantieri attualmente aperti oltre-orario sono da corso Plebisciti a via Pilo, da via Alserio a corso Indipendenza, a viale dei Mille, piazzale Dateo, via Acerbi.

In secondo luogo invece spesso per gli appalti "al ribasso" ogni anno si è punto e daccapo.

In terzo luogo i cantieri spesso si trasformano in "cantieri infiniti".

Vi avevamo documentato la situazione di Piazza XXV Aprile, V.le Zara e Via Leoncavallo. In quest'ultimo caso ci aveva scritto una commerciante del posto denunciandoci la situazione precaria e il fatto che avesse già scritto in Comune senza avere risposta. Avevamo pubblicato la sua lettera di denuncia e ci eravamo recati sul luogo: avevamo girato un video e raccolto interviste. Ma la situazione purtroppo non è cambiata.

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