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Il caldo attacca, l'Atm risponde: ecco il "piano fresco" dell'azienda dei trasporti milanesi

Andare in metropolitana a Milano è come andare nel deserto del Sahara in compagnia di centinaia di persone: caldo e afa insopportabili, uniti a nervosismo, passeggeri in preda a malori, sudorazione ai limiti del tollerabile, cattivo odore diffuso e una speranza: che la prossima fermata sia la nostra. Sulla linea 1, la Rossa, la situazione è davvero grave.

Essendo stata la prima a essere costruita accusa gli evidenti segni del tempo e la tecnologia a disposizione non prevede certo l'aria condizionata. Messa alle strette da un malcontento di tutti, l'Atm ha deciso di provvedere all'installazione di un impianto di aria condizionata sul maggior numero di convogli possibili, con un un operazione da 30 milioni di euro per adattare la metà dei treni che saranno in funzione  nei mesi estivi, toccando punte del 90 per cento per quelli in servizio ad agosto.

Partendo dal basso, la rimodernizzazione degli impianti di climatizzazione sarà fatta poi a tappeto su tutti i mezzi pubblici: la linea 2 della metropolitana, la verde, coperta solo per il 12 per cento da aria condizionata, sarà il secondo step verso l'adeguamento, per arrivare sino ai mezzi di superficie.

I tram e gli autobus acquistati di recente sono già dotati di un sistema di refrigerio della vettura, ma costituiscono ancora una parte non sufficiente del parco vetture totale. Per evitare di causare disagio a tutti noi, che quotidianamente siamo costretti a fare anche lunghe tratte sui mezzi, l'Azienda prevede di sostituire le vetture eccessivamente datate con mezzi di ultima generazione e di intervenire su quelli sprovvisti di climatizzazione.

Gli autobus sono in gran parte stati sostituiti, ma il vero cruccio della questione è rappresentato dai filobus, su cui pare sia più difficile intervenire: nei mesi estivi, per chi di noi rimarrà in città, c'è da sperare di prendere uno dei 18 filobus, sui 151 in circolazione, dotato di un sistema di raffreddamento. E se nell'attesa speriamo anche di trovare una pensilina che possa proteggerci dal sole, almeno per chi andrà in metro la situazione è destinata a migliorare: grosse pale ventilatori sono state utilizzate già lo scorso anno nella fermata di San Babila, notoriamente una delle più trafficate, e verranno rimesse in funzione anche quest'anno;in queste ore gli operai dell'Atm sono già al lavoro per installare ventilatori sulle altre banchine (alcuni sono già presenti nelle fermate della Stazione Centrale  e di Loreto), che si accenderanno automaticamente al superamento dei 20 gradi.

Ma non è tutto: se la colonnina di mercurio dovesse oltrepassare i 25 gradi, entreranno in funzione dei nebulizzatori che diffonderanno aria mista a vapore acqueo, fino ai livelli di umidità consentiti. Tutte queste accortezze dovrebbero aiutarci a non boccheggiare nella attesa di un treno che ci riporti a casa. 

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