"Milano è piena di gente con il membro storto", ha detto il semiologo Umberto Eco parlando del nuovo progetto CityLife con la contestatissima torre "storta" disegnata da Daniel Libeskind. La soluzione? Il Viagra!
"Ce ne sarà uno in più e prenderà il Viagra". Uscita davvero insolita e "colorita" per il famoso studioso.
Queste torri non piacciono a molti e sono destinate a essere oggetto di dibattito ancora per molto, anche se vi avevamo già accennato che la torre "incriminata" sarà risistemata: non piacciono ad Adriano Celentano che il mese scorso ha proposto un referendum per approvare le costruzioni, nè all'ex-assessore Vittorio Sgarbi, che li appellava "sbiruli", nè a Silvio Berlusconi.
Anche lui ne aveva parlato male, anche perchè proprio la torre di Libeskind gli dava un "senso di impotenza". I doppisensi e le battutine si sprecano.
Eco, interrogato su una sua opinione in merito alle torri della discordia ha risposto "Non mi occupo di membri", dando a intendere il voler essere lasciato fuori dalla discussione. Non prima però di sottolineare che la città, sapendo che l'architetto è un noto de-costruttivista, doveva immaginarsi un progetto "mancante" di qualcosa. In questo caso mancante di verticalizzazione.
Problema a cui, come abbiamo già annunciato, il team di Libeskind, forse spinto da tutte queste battute goliardiche, sta già cercando di porre rimedio.