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A Basiglio bambini allontanati dai genitori per un disegno osè: spunta l'ombra del bullismo

A Basiglio, comune della periferia sud di Milano, due genitori da più di un mese non possono vedere i loro figli, che sono stati loro tolti e affidati a due diverse comunità. Il tutto per colpa di un disegno osè che sarebbe stato realizzato dalla figlia di 9 anni, in cui si rappresenterebbe un rapporto erotico tra fratelli. I genitori sono sconvolti e ripetono la loro innocenza e quella dei bambini.

Il giudice che ha disposto l'allontanamento aveva inoltre rilevato delle carenze scolastiche del figlio più grande di 13 anni, a sua detta "conferma della scarsa capacità dei genitori di seguirlo" (secondo questo ragionamento, come dice anche l'avvocato della famiglia, tutti coloro che vanno male a scuola dovrebbero essere allontanati). Comunque si attende la decisione del Tribunale per i Minorenni di Milano per il loro futuro.

Intanto si cercherà di capire chi sia stato il vero autore del disegno, visto che non è certo che sia stata la piccola a farlo. Per la perizia grafologica si dovrà ancora attendere lunedì prossimo e il 6 maggio verrà interrogata una psicologa, ma la bambina ha già negato il fatto, accusando una sua compagna di classe che la prendeva sempre in giro.

I genitori infatti raccontano di precedenti episodi di bullismo nei confronti del loro figli, trattati a calci e pugni per le loro modeste condizioni economiche. Sono state forse anche le origini meridionali della famiglia a scatenare tutta questa intolleranza.

Il sindaco del paese ovviamente rigetta tutte le accuse, mentre un gruppo di mamme sono pronte a marciare in segno di solidarietà. Ma dall'altra parte una mamma avrebbe commentato: "Finalmente abbiamo bonificato la scuola dalle piattole".

Hamelin fa notare quanto questo fatto sia sconcertante, soprattutto perchè si è puntato subito il dito accusatorio e non si sono considerati i fatti di bullismo. Anche Last Knight accusa l'ambiente "ricco" della città. Salpetti è dello stesso avviso. Rita Guma dell'Osservatorio sulla Legalità commenta infine che su tutta la vicenda ci si è dimenticati di considerare la "pista" della compagna di classe: infatti nessuno sa come gli educatori quanto possano essere cattivi i bambini, e mentre la bambina e il fratello stanno soffrendo perchè sono stati sottratti alla famiglia, la compagna "colpevole" è rimasta tranquillamente a casa.

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