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Dopo Elezioni, dibattito sugli immigrati: la Moratti passa la palla al Governo

Rom si rom no. L'altro giorno la Lega Nord pensava ad un solo numero quando si riferiva agli immigrati clandestini, 0 e oggi la palla passa all'"opposizione", e gli accesi avvertimenti si temperano su parole più pacate.

Il Corriere della Sera ha dedicato due paginone su questi temi, e a prima vista non sembra che la questione sia ben delineata. Se infatti Bossi e i suoi ieri chiedevano la cancellazione dei campi nomadi, oggi Letizia Moratti passa la palla al Governo.

Sono gli alti vertici di Roma a dover intervenire, e se il Comune di Milano non ha ricevuto aiuto finora, ci si aspetta che adesso con il cambio di colore (non politico, perchè ideologicamente ormai le tinte forti non ci sono più!) qualcosa accada.

Anche perchè al contrario dell'aggressività che traspariva in questi giorni, forse dettata dall'entusiamo del risultato elettorale, la Commissione servizi sociali, per quanto riguarda la questione dei clandestini, è impegnata da tanto in progetti di solidarietà e tolleranza, nei confronti di chi viene in Italia per cercare lavoro o per scappare da una situazione politica instabile nel proprio Paese.

Allora su questo tema è meglio che la maggioranza si esprima in Consiglio, d'altronde la Lega, che finora l'ha fatta da padrona alzando la voce, ha un solo consigliere.

La ricerca Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) ha fatto sapere che il flusso migratorio non può essere arrestato di colpo, anzi che nei prossimi cinque anni il numero oggi presente a Milano di immigrati stranieri raddoppierà. Ma soprattutto ha messo l'attenzione sul fatto che, se davvero tutti i rom o i clandestini sparissero via di colpo, non ci sarebbero più colf, baby sitter e manovalanza per i cantieri. E già, e come si fa poi?

Tanto vale pensare al modo migliore per regolarizzare la posizione in Italia di queste persone, a far rispettare la legge insomma, e a questo proposito interviene sul Corriere di oggi anche il console romeno, Tiberiu Dinu, spiegando che i campi rom sono inutili, tanto che non ce li hanno neanche loro, e che sarebbe meglio integrare in case vere i rumeni tanto per cominciare e distinguerli dai rom. E finalmente, magari questo sarebbe un buon punto di partenza, stabilire quanti di loro lo sono effettivamente e quanti invece hanno documenti falsi.

Insomma la proposta caldeggiata è quella di farli vivere in condomini, insieme agli italiani, e non rinchiusi in ghetti, dove a detta del console, se sono insieme sono più pericolosi. Ma staremo a vedere cosa succede nei prossimi giorni.

Intanto se la questione dei rom resta sospesa o comunque c'è da lavorarci su tanto, anche sul taglio di assessori la Lega fa marcia indietro. Non si cambia squadra, ci tiene a precisare il vicesegretario del Carroccio, Marco Reguzzoni, e nessuno degli assessori sarà tenuto a fare un resoconto del proprio operato.
La partita tra la Lega e il resto del mondo è ancora aperta.

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