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Video porno cellulare a scuola: ecco cosa accade

L’ambiente è quello di una scuola media. Scatta l’ora della pausa, termine ormai obsoleto per dire break. Si formano i classici gruppetti per condividere la merendina, no, anche questo è troppo vecchio. Perchè adesso, ci si riunisce per vedere i video, meglio se porno,che si è scaricati la sera prima.

Proprio come succede, o per lo meno è successo, nella Scuola Media Cavalieri e che ha costretto la Preside dell’Istituto a richiamare con una lettera, i genitori sul un controllo più forte dei cellulari dei rispettivi figli. 

E’ accaduto infatti che durante la pausa, un professore si sia avvicinato ad un gruppetto concentrato sul video di un telefonino. Cartoni animati? No, video porno. E l’età media degli “spettatori” era di circa undici anni.

Una storia che evidentemente si ripeteva da tanto: al suono della campanella, i soliti “appassionati” di cellulari si riunivano e guardavo filmati con messaggi giudicati osceni. Così la Preside, Francesca Lavizzari, ha dovuto inviare una lettera a tutti i genitori, invitandoli a controllare almeno una volta alla settimana, il cellulare dei propri figli.

I ragazzi inserivano il pin, il codice segreto dell’utente, che permette di accedere al sistema interno e quindi di vedere il contenuto del cellulare. Questo li faceva stare tranquilli e agire indisturbati, fino a quando un professore non se n’è accorto. Al massimo tre giorni di sospensione, ma poi tutto riprende e si diventa più astuti di prima, nel non farsi scoprire.

La colpa di chi è? La Preside è magnanima, e comunque non è tutta dei ragazzi, ma anche del mondo degli adulti, nel quale i ragazzi sono costretti a vivere e che ovviamente non offre loro una tutela.

Se accadrà ancora, questa volta non solo saranno puniti i ragazzi, ma è arrivato il momento che qualcuno insegni il buon senso anche ai genitori. Mamme e papà quindi siete avvisati. 

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