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Appartamenti in affitto per spacciare droga: la polizia "ripulisce" 20 appartamenti in Santa Maria del Suffragio

Parcheggi l'auto, anche in divieto di sosta, tanto resti poco. Fai le tue richieste e, dopo qualche minuto, un uomo esce dal portone e ti dà quello che avevi chiesto. Vai a casa tranquillo a sballarti con hashish e marijuana.

Nessuno si è mai accorto delle frequenti contrattazioni, o tutti hanno fatto finta di non vedere. Fino a quando non si esagera, e tutto finisce in schiamazzi e risse anche a notte fonda. Tante le telefonate al 113, dopo un po' qualcuno si decide ad intervenire.

Se raccontassimo che questo accadeva fino a ieri in via Santa Maria del Suffragio, a pochi passi da Piazza Cinque Giornate, o magari anche oggi sicuramente in altre vie di Milano, non ci crederebbe nessuno, non perché l'idea è assurda, ma per il fatto che accadeva sotto gli occhi di tutti in pieno centro e a tutte le ore. Magari qualcuno invece scuoterebbe la testa come per dire, non c'è mica da stupirsi.

Ma se invece si scoprisse che questo "giro" d'affari si svolgeva all'interno di un palazzo di proprietà di un'anziana signora, che aveva perso il controllo della gestione, affidandola a al portinaio del palazzo che faceva pagare gli affitti in nero e che poi è scappato con tutti soldi dell'affitto. Beh, questo farebbe sgranare gli occhi a qualcuno, e ai cinici anche un po' sorridere.

Erano 16 gli appartamenti trasformatisi in base per spaccio di droga, abitati da tunisini e marocchini, che pagavano circa duecento euro di affitto per un posto letto da condividere con altre dieci persone o più per casa.

Dalle voci raccolte nel quartiere, erano proprio gli ospiti del palazzo a creare problemi. Accusati di furto, e poi costretti a rifugiarsi nel palazzo, dove alla meglio ubriachi si finiva per prendersi a bottigliate. Poi i residenti di palazzi vicini non ce l'hanno più fatta, soprattutto i proprietari dei negozi che si affacciavano nel cortile del palazzo. Qualcuno trovava serrande rotte e qualcun altro anche il negozio "ripulito". In molti hanno chiamato la polizia, che finalmente è intervenuta, e che ora continuerà a tenere sotto controllo il palazzo, speriamo il più a lungo possibile, per evitare che qualcuno torni a occupare le case abbandonate.

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