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Atm: tra un anno metrò alimentata da energia solare

Atm produrrà energia pulita. Come? Grazie al primo impianto fotovoltaico al deposito delle metropolitane di Precotto. Un progetto pilota che si inserisce in un più ampio piano di risparmio energetico e di contenimento delle emissioni inquinanti a cui l'azienda di trasporto pubblico milanese tiene molto. Infatti, il primo passo, quello che alimenterà tutta la linea 1 con energia solare è previsto entro la fine di quest'anno.

Ventitremila metri quadrati di pannelli di silicio, in grado di attrarre luce solare e riconvertirla in tensione verso i binari, saranno posizionati sul tetto del deposito, la reale produzione di energia è di circa 2,4 milioni di kilowattora all'anno, metà dei quali saranno ceduti ad Atm per far muore i mezzi.

Impatto ambientale zero ed è il primo esempio di questo tipo in Italia. L'investimento si aggira intorno ai cinque milioni di euro, ma il rispario stimato è del 6% e sessantamila euro recuperati solo nella stazione di Precotto.

Tra pochi giorni sarà aperto il bando, in testa alla lista delle società a cui fa gola l'impianto ci sono Enel e Sorgenia, e chi vincerà si accollerà le spese per l'installazione, ma avrà dalla sua gli incentivi statali del "conto energia fotovoltaica" e potrà rivendere energia a tariffe incentivate.

Dopo il deposito di via Anassagora 11, i panelli per il fotovoltaico saranno installati anche su altre tre officine di manutenzione: Teodosio, Leoncavallo e Sarca, tredici depositi urbani e nove interurbani e due palazzine di uffici, in via Monte Rosa e viale Zara. L'operazione Atm per l'energia pulita è già in corso da quando tutte le sessanta centrali termiche sono state riconvertite in pochi mesi da gasoglio a metano, ma niente a che fare con l'innovazione tecnologica che investirà la città grazie ai pannelli solari.

Purtroppo, invece, è momentaneamente fallita la prova dei bus ecologici. I mezzi ibridi gasolio-elettrici testati negli utlimi giorni non hanno dato i risultati sperati. Sono troppo pesanti, difficili da guidare e consumano molto più del previsto. Quindi, per ora, niente da fare se non il potenziamento di alcuni ibridi Irisbus di otto metri per i servizi a chiamata.

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