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Rave a Segrate e kit antidroga, è questa la soluzione?

Vorremmo, assieme a tutti voi, fare una veloce riflessione. Anzi, non la faremo direttamente, lasceremo alla vostra coscienza una risposta, che potrete ovviamente riportare nei commenti. Riportiamo la dichiarazione dell'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna in seguito alla morte del 19enne al rave party di Segrate .

Commentate voi, noi, a pensarci bene, su questo tipo di prevenzione, ci siamo già espressi. In parte lo avevano fatto anche i milanesi.

Dopo la morte del ragazzo di 19 anni per overdose al rave party di Segrate”, ha dichiarato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, “lancio un appello non solo ai giovani, ma soprattutto alle famiglie perché è necessario prevenire e operare una seria cultura della sensibilizzazione contro tutte le sostanze stupefacenti e le dipendenze: è questo il punto di partenza per una battaglia che altrimenti non avrà mai fine”.

I genitori, da una parte, devono smettere di pensare che il problema sia solo nelle case degli altri e non appartenga loro, purtroppo molte volte non è così. Madri e padri devono controllare con severità i propri figli per evitare poi situazioni irreversibili. Dall’altra parte, i ragazzi devono unirsi in un fronte comune contro gli spacciatori, contro quegli amici e quei compagni di scuola che utilizzano droghe, distruggendo la propria esistenza e quella di chi sta loro accanto” .

Si tratta di azione e reazione”, ha spiegato Landi di Chiavenna. “L’azione per il Comune di Milano – che mette anche a disposizione gratuitamente il kit antidroga nelle farmacie per aiutare ad aprire il dialogo in famiglia – è la cultura della prevenzione. Reazione per l’Assessorato alla Salute significa tolleranza zero: vuol dire combattere su tutti i fronti con severità e determinazione la piaga sociale delle dipendenze da droghe e alcool, colpendo i mercanti di morte e l’indifferenza sociale. Guai a mettere la testa sotto la sabbia”.

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