Milano è sempre meno sicura: ieri una portinaia è stata aggredita nella guardiola dello stabile in cui lavorava, al civico 275 di viale Padova. La donna, Ada M., una sessantacinquenne, è ora ricoverata all'Ospedale San Raffaele in coma farmacologico, anche se non è in pericolo di vita.
E' stata trovata priva di sensi e con il volto tumefatto da uno degli inquilini del caseggiato, abitato per la maggior parte da nordafricani, quasi tutti in regola e con una occupazione stabile.
I soldi e il cellulare ritrovati nella borsa della portinaia portano ad escludere un tentativo di rapina, l'assenza di un marito – la donna era rimasta vedova un anno fa – o di un compagno escludono il delitto passionale, i due figli sembrano avere un buon alibi.
Rimane la possibilità di un'aggressione a sfondo sessuale: i vestiti della donna erano strappati e in disordine.
Malgrado i buoni rapporti che sembrano esserci tra la portinaia e gli inquilini dello stabile, gli inquirenti ipotizzano che il movente e l'autore dell'aggressione possano essere ricercati proprio all'interno del microcosmo del caseggiato.
Solo la donna potrà, forse, chiarire come si sono svolti i fatti: oggi stesso incontrerà gli investigatori per raccontare la sua disavventura e appena possibile sarà visitata dai medici del Centro antiviolenze della clinica Mangiagalli.