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Colpo grosso alla Damiani, un bottino da 5 milioni di euro

Una rapina degna del migliore Arsenio Lupin o della banda di Ocean, insomma un furto in piena regola come si è soliti vederli solo nella finzione. Invece è successo ieri mattina in Corso Magenta 80, dove si trova la maison di Damiani, griffe di ori e gioielli conosciuta in tutto il mondo e amattissima dai vip (foto Corradini, Vivimilano).

Sessanta minuti di terrore ieri alle dieci quando quattro persone con la pettorina della Guardia di Finanza sono entrate nella gioielleria sequestrando sei persone, mentre svaligiavano il caveu prima di scappare con un bottino da milioni di euro. Un colpo studiato nei minimi dettagli, forse alle spalle ci sono settimane di lavoro, appostamenti, verifica di ogni singolo spostamento in tutto il palazzo. Nessuno però si è mai accorto di nulla, anche se i ladri lavoravano anche di notte per prepararsi al grande giorno. Hanno scavato un buco da una cantina e nessuno si è insospettito più di tanto per i rumori. 

Adesso è caccia ai basisti e si interrogano a tappeto tutti i dipendenti, personale del catering, operai che si stavano occupando dei lavori di ristrutturazione proprio nei pressi del palazzo. Non sfugge nessuno alle domande degli inquirenti, che cercano un indizio, un complice, qualcuno che possa aver spifferato il momento giusto per agire. Si scava anche nel passato, la famosa "banda del buco", che ha messo a segno alcune delle rapine più spettacolari e roccambolesche proprio a Milano.

Intanto, è arrivato ieri sul tavolo del Pm, Maria Letizia Mannella, magistrato di turno, il rapporto della Squadra Mobile sulla rapina messa a segno alla gioielleria Damiani. Il reato ipotizzato a carico di ignoti è quello di rapina aggravata; solo in un secondo momento, potrebbe essere formulata l'accusa piu' grave di associazione a delinquere. L'attenzione degli investigatori e' comunque concentrata sulla ricerca di una possibile 'talpa' che abbia favorito l'azione dei quattro rapinatori, che si sono infilati in un buco della parete della cantina del palazzo accanto a casa Damiani nel cuore di Milano.

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