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Il futuro dell'Ecopass dipende dal trasporto pubblico: il Comune chiede di più all' Atm

Esami di riparazione per Atm. Il Comune non è soddisfatto del servizio e con un report interno mette in evidenza i punti critici dell'azienda di trasporto pubblico milanese degli ultimi anni: incidenti, avarie e deragliamenti. Ma di chi è la colpa? Tutti puntano il dito contro qualcun'altro e nessuno fa un esame di coscienza su se stesso. La maggioranza in consiglio comunale parla addirittura di situazione di allarme e al momento del rinnovo del contratto si definiranno meglio gli indicatori sulla qualità.

Fatto sta che Atm è una società pubblica e vive dei soldi del Comune, quindi se si vogliono risultati migliori bisogna investire di più. Ci sono in giro più di novanta milioni di euro promessi, che ancora non si sono visti, ed è facile pavoneggiarsi di aver potenziato il servizio con nuovi orari e più mezzi in circolazione, se per poterlo fare si è andati a scavare nei depositi tirando a lucido autobus e tram del '15/'18.

Ecco in parte spiegate le avarie e i guasti, dunque, è necessaria più manutenzione? Verissimo, ma non si può continuare a cucire la stessa toppa se lo strappo si allarga. Insomma, Atm deve pensare a dare il meglio per i passeggeri, ma il Comune deve dargli la possibilità di farlo, non scaricare le colpe su dati che non considerano la variabile "usura naturale del mezzo".

Tra le materie non sufficienti c'è anche la formazione delle nuove reclute. Sempre per far fronte al potenziamento del servizio tanto sperato da tutti è stato necessario puntare su nuovi assunzioni e soprattutto sui giovani, per i quali Atm percepisce anche un contributo regionale. Anche a questi giovani vanno, però, dati i giusti strumenti per fare al meglio il loro lavoro. Il tirocinio si è ridotto per avere più forza lavoro in meno tempo e questo a volte può incidere sul numero degli errori umani.

In tutto questo c'è, ovviamente, di mezzo l'Ecopass. L'obiettivo finale del ticket d'ingresso è quello di far propendere i milanesi per i mezzi pubblici rispetto all'auto privata. Nobilissimo proposito. E' logico pensare che per incentivare l'uso del trasporto pubblico bisogna garantire un servizio eccellente, e per ora non lo è, altrimenti l'alternativa macchina sarà sempre valida.

Nuovi mezzi, più personale e manutenzione efficiente. Queste sono le tre priorità da tenere presente. Ma è un lavoro collettivo, che Atm e Comune devono fare insieme, non accusandosi a vicenda.

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