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L'Ecopass riduce il traffico, e in centro crolla la richiesta dei box (comunque in costruzione)

Le percentuali diffuse dal Comune di Milano continuano a far crescere la simpatia per l'Ecopass. Gli effetti benefici – anche se non così radicali – sono piuttosto costanti. Meno traffico, sia dentro che fuori dalla Cerchia dei Bastioni, e smog che timidamente scende verso un livello meno critico rispetto a quello a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.

La percezione di un calo di automobili in circolazione non l'hanno notata tutti, ma qualcuno si è reso conto che nei parcheggi ci sono meno macchine, quindi o non si ferma più nessuno o qualcosa è cambiato davvero. Una sorta di allarme è arrivato dai parcheggi sotterranei del centro di Milano. Iniziamo col dire che sono parecchi, ben sette in un'area molto ristretta, per i quali l'effetto Ecopass è stato un disastro per gli affari.

Posti liberi nelle ore di punta e deserto completo in serata. Molti gestori di questi autosilo sono stati costretti a licenziare dei dipendenti e vedono in serio rischio la propria attività. Un'attività che è sempre stata molto redditizia, perchè un parcheggio al coperto in centro può costare dai 3 ai 6 euro.

Una nuova preoccupazione arriva anche dall'ostinata decisione di proseguire con i lavori in piazza Meda, dove sorgeranno altri cinquecento trentatre posti auto a rotazione sotto terra. Dopo che gli archeologi hanno finito di scavare e hanno presentato al Comune il conto di cinque milioni di euro per i loro servigi, le ruspe sono pronte a fare spazio a muri di cemento e rampe di salita e discesa, che nessuno userà presumibilmente viste le difficoltà dei colleghi presenti da tempo sul territorio.

Il progetto del progetto di piazza Meda nacque ai tempi della giunta Albertini, che lo approvò come opera di interesse pubblico per togliere le auto dalle strade. Ad eliminare le auto dalle strade oggi, però, ci hanno già pensato Letizia Moratti e Edoardo Croci con l'Ecopass, perchè allora il Comune non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro? C'è da considerare anche il fatto, che essendo da poco finiti gli scavi che hanno riportato alla luce un intero quartiere di epoca romana, ci vorranno altri due anni per completare il parcheggio sotterraneo. Due anni in cui, se si andrà avanti anche con il ticket, si spera saranno necessari tanti parcheggi per le biciclette, non le per le macchine e alla luce del sole. Quella dell'amministrazione comunale, questa volta più che mai, è un'assurda presa di posizione.

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