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Oltre duecento ore di straordinari al mese, super lavoro per i "ghisa" milanesi

Da tempo, dall'inizio del mandato se la memoria non ci inganna, il sindaco Letizia Moratti ha promesso ai suoi cittadini l'arruolamento di nuovi vigili, per potenziare il servizio di sicurezza in città. Ieri, finalmente, al Forum di Assago c'è stata la prima prova di selezione delle neo reclute, su oltre cinquemila candidati i posti a disposizione sono solo cinquanta. E per fortuna che la tutela dei milanesi è tra i temi caldi in questo periodo. Ciò che lascia maggiormante perplessi, non è il fatto che ci sia un incremento di ghisa così risicato, per il momento, ma piuttosto che quelli già in servizio a pieno ritmo si ritrovino a dover fare anche duecento ore di straordinario al mese.

Proprio così, secondo un rapporto sul numero di ore di straordinario dichiarato dai singoli vigili, da aprile ad agosto 2007, emerge che alcune decine di agenti arrivano tranquillamente alle 90/100 ore extra mensili, un altro centinaio si collocano tra le 100 e le 150 ore, fino ad arrivare ai più ligi al dovere (o sfortunati) che oltrepassano le duecento ore mensili di super lavoro.

Immediatamente è scattata la segnalazione interna, anche perchè dal rapporto emerge anche un altro dato: a timbrare il cartellino sempre più tardi sarebbero sempre gli stessi nomi. Il problema dell'eccessivo carico di lavoro si snoda su due fronti, innanzitutto i costi, ma soprattutto le condizioni psicofisiche in cui un agente lavora. Quello del vigile è un mestiere che richiede la massima attenzione, ma dopo 16 ore di servizio e un recupero non adeguato, la saturazione mentale e la stanchezza fisica sono più che legittime. Oltre a destare l'allarme in piazza Beccaria, la questione è arrivata dritta sul tavolo del sindaco Moratti, con un documento firmato Aldo Ugliano e Ettore Martinelli del Pd, che denunciano la necessità di una riorganizzazione interna al corpo della polizia locale.

La mancanza di personale è lampante e non era necessario fare una ricerca così approfondita per capirlo, bastava fare un giro per le strade in città o qualche domanda alla gente, che più volte ha fatto notare la carenza di agenti in strada, soprattutto nel momento del bisogno. La colpa non è certo dei ghisa, ma del modello di organizzazione che gli viene imposto. Per esempio, i cinquecento agenti che stanno solo negli uffici non potrebbero essere utilizzati anche per funzioni operative?

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