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Nuove telecamere a Milano per controllare il traffico (e forse per allargare l'area dell'Ecopass)

Un'intera città sotto l'occhio vigile del Grande Fratello, non quello condotto da Alessia Marcuzzi, ma quello ben più inquietante profetizzato da George Orwell in 1984. Le telecamere che tutto vedono e tutto controllano spuntano come funghi in giro per Milano, sessantasei nuovi apparecchi sono pronti per essere installati in prossimità dell'anello delle tangenziali.

In realtà nulla a che vedere con il controllo supremo della vita delle persone, l'occhio meccanico deve registrare il traffico e lo spostamento delle merci, soprattutto quelle pericolose, come disposto da una direttiva ministeriale del giugno 2005.

Entro la fine del 2008 i lavori di posizionamento delle telecamere dovrebbero essere conclusi, per ora solo parte dei varchi sono già stati appaltati e ancora manca il collegamento in fibra ottica con la centrale di piazza Beccaria, per un costo complessivo che si aggira intorno ai dodicimilioni di euro. Gestione dell'entrata in città di merci pericolose, certo, ma si vocifera anche che ci sia nell'aria l'ipotesi di un allargamento dell'area Ecopass a cui le nuove telecamere farebbero molto comodo.

Tutto è ancora da definire, ma la struttura potrebbe servire anche per le politiche ambientali dei prossimi anni, che vanno in due direzioni: estensione dell'area Ecopass o divieto di ingresso ai veicoli più inquinanti. In molti hanno sempre dichiarato, tra polemiche e smentite, che l'introduzione del ticket sarebbe stato solo il punto di partenza per una città senza più auto (estremizziamo, si intende!). Per migliorare la qualità dell'aria la cosa migliore da fare è una zona a emissioni limitate – come si sta sperimentando ora a Londra – ovvero i camion e i mezzi pesanti in genere non possono circolare nell'area metropolitana, in quanto responsabili del 40% delle polveri sottili di tutta la Lombardia.

Limitiamoci al fatto che il ticket d'ingresso continua ad essere applicato solo alla Cerchia dei Bastioni, aspettando il compimento dell'anno di vita della sperimentazione per fare un vero bilancio, mentre le sessantasei telecamere intorno alle tangenziali milanesi registreranno il transito di prodotti chimici, gasolio, atrazina, ammoniaca e oli vari. Per ora queste sono le nostre piccole certezze.

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