×

Costi della politica, anche al Pirellone i conti non tornano

Interessante inchiesta quella di Rodolfo Sala di Repubblica dal titolo: Al Pirellone stipendi super, lavoro poco. E già, niente giri di parole le cose stanno proprio così, la busta paga dei consiglieri regionali è bella ricca, ma non equivale all'effettivo lavoro svolto.

Per esempio, nell'arco di tutto il 2007 il Consiglio si è riunito trenta volte, più un tentativo prima di Natale fallito per mancanza del numero legale, riuscendo a promulgare solo trentasei leggi.

Questo, però, è il famoso modello Formigoni, ovvero non è tanto importante il numero delle leggi approvate, ma piuttosto la loro qualità. Peccato che la maggior parte delle "leggi di peso" siano state proposte dalla Giunta e non dal Consiglio.

Parlando sempre di numeri, un consigliere al Pirellone prende circa novemila euro di stipendio al mese, assistente pagato a parte, undici voli gratuiti Milano-Roma, agevolazioni per il pedaggio della Serravalle e tessera delle Ferrovie Nord. Il tutto lavorando quando va bene tre giorni alla settimana.

Eppure proprio sulla scia delle polemiche sui costi della politica, qualcosa si era pallidamente mosso; gli aumenti automatici agganciati ai parlamentari erano stati bloccati, oltre all'ammenda di 200 euro ogni volta che un eletto non partecipa a una seduta del Consiglio. Anche se qualche furbetto decidesse di saltare tutte le sedute a fine mese arriverebbero comunque settemila euro tondi tondi, che per fare poco nulla è un bel guadagno.

I colleghi di Provincia e Comune farebbero bene spostarsi in via Filzi, perchè sia a Palazzo Marino che a Palazzo Isimbardi, le cose non vanno così di lusso, tra tagli con l'ultima Finanziari, indennità fissa e contributi figurativi per la pensione diventano più simili a i lavoratori non politici, stipendio più basso e carico di lavoro maggiore. Nei corridoi del Pirellone ci sono pareri contrastanti in merito.

C'è il capogruppo di Forza Italia che loda la cosiddetta "delegificazione" e si fa sostenitore del motto "l'efficienza non si misura sul numero delle leggi approvate". A non pensarla esattamente così è, per esempio, Carlo Monguzzi dei Verdi, secondo il quale "i consiglieri contano come il due di picche", questo per dire che tutto è stato delegato alla Giunta che lavora per tutti, cosa che succede solo in Lombardia e solo da quando il Presidente della regione è Formmigoni. Destra e sinistra su una cosa sono d'accordo, sarà pur vero che si lavorano solo pochi giorni alla settimana, ma tra aula, commissioni e rapporti istituzionali si sta in regione almeno 12 ore al giorno. Sarà vero?

Leggi anche

img guest post httpsmilanonotizieit
Cronaca

 Alopecia androgenetica: nel 2025 come agire in modo completo

25 Giugno 2025
L’alopecia androgenetica è una condizione di carattere patologico, che oggi colpisce sempre più persone nel mondo, costantemente alla ricerca di metodi efficaci per curarla, così limitandone il disagio estetico ed emotivo. Nel 2025, le tecniche…