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Letizia Moratti, consulenze d'oro: solidarietà da Silvio Berlusconi

A una settimana dall'avviso di garanzia che l'ha messa sotto i riflettori della magistratura, Letizia Moratti (nella foto di Leonardo) dice di essere serena, di avere fiducia nella giustizia che farà luce sul caso e ringrazia tutti i suoi sostenitori per la solidarietà e le parole di affetto che le offrono.

Solidarietà che lei stessa riporta agli altri cinque consiglieri indagati per abuso d'ufficio, concussione e truffa.

Un polverone che si sta addensando sul sindaco di Milano, che domani in Consiglio comunale spiegherà la sua posizione in merito a consulenza, incarichi dirigenziali e in generale la ristrutturazione della macchina organizzativa di Palazzo Marino.

Dalla parte di Letizia c'è Riccardo De Corato, che scaccia le malelingue e ricorda a tutti che qui non si sta parlando di tangentopoli e i soldi dei cittadini non sono stati toccati.

Silvio Berlusconi, ieri, tra una stretta di mano e l'altra, ha detto di essere sicuro della buona fede della Moratti, lui che la conosce bene e la considera una persona corretta. Fiducia anche da uno che la puzza di truffa la sente da lontano, Antonio Di Pietro ,che di scandali ne ha scatenati tanti: il fatto che il sindaco abbia dato subito la disponibilità agli inquirenti di visionare carte, e-mail e altro lo fa ben sperare in un clamoroso errore.

Il rischio di una strumentalizzazione del caso, da parte dell'Unione, è opinione diffusa tra la maggioranza, che chiede la sospensione del direttore generale Piero Borghini e del suo vice Rita Amabile.

Vero è che l'innocenza è garantita fino a prova contraria, ma i milanesi devono assolutamente sapere la verità e avere tutti gli strumenti per essere informati sullo sviluppo dei fatti, su cui indaga il pm Alfredo Robledo. Gli avvocati delle parti in causa si stanno dando un gran da fare per togliere i dubbi sull'illegalità degli incarichi e far cadere tutte le accuse che pendono sul Comune.

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