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Milano si illumina a festa, trecentomila lampadine fino al 7 gennaio

Tredici chilometri di strade, quattrocento alberi, sei monumenti, sette palazzi storici, otto piazze…stiamo dando i numeri delle illuminazioni natalizie, ovvero come cambierà il volto della città durante le feste.

Piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, la Scala, la Stazione centrale, Parco Sempione e Castello Sforzesco saranno una lunga trama di luce fino al 7 gennaio.

Tutto nel segno della tradizione. Le luminarie infatti saranno delle più classiche: arcangeli, stelle, comete, ghiaccio. Tradizionale ma suggestivo, la Galleria si trasformerà in un bellissimo cielo stellato, grazie all'aiuto degli architetti della luce che hanno fatto brillare gli Champs Elysees e la Tour Eiffel nel 2000.

Gli uomini del Saf, reparto speciale della direzione regionale e provinciale dei vigili del fuoco, si caleranno con le corde dall'alto per collocare le luminarie sulla volta.

Forse anche per questo i designer milanesi ci sono rimasti male che nemmeno quest'anno nessuno abbia pensato di affidare a loro l'addobbo della città. Ogni volta una promessa non mantenuta, eppure i creativi nostrani più volte hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare al resto del mondo.

Per il Comune quest'anno non c'è stato il tempo di organizzarsi ma l'anno prossimo avranno carta bianca…o quasi. Tristi perchè a Torino, per esempio, già da tempo gli artisti si occupano di illuminazione natalizia e Milano, che della moda e del design è la capitale, è ancora molto indietro.

Polemiche a parte, la lista delle decorazioni non finisce qui. Due alberi di Natale giganti saranno posizionati uno in Duomo – alto 25 metri per 30 mila luci e 15 mila fiori bianchi che lo faranno splendere anche di giorno – e l'altro in piazza San Fedele – più modesto 6 metri e pieno di fiocchi colorati.

Due anche i presepi, nell'atrio di Palazzo Marino e in piazza Duca d'Aosta composto da grandi statue dall'effetto ghiaccio. Per rendere possibile il tripudio di luccichii, amministrazione comunale e esercizi commerciali hanno lavorato in sintonia, individuando anche aree, spesso lasciate al caso, come corso XXII Marzo, valutando le singole esigenze e cercando di andare incontro a soluzioni comuni. Un passo avanti è stato fatto. Gli assi su cui si snoda il progetto permettono di avere una città allargata dalle luci di Natale. Che la rende così bella e romantica.

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