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Ticket d'ingresso: 2 gennaio sì o 2 gennaio no? Ecco le novità

Prendete tutto quello che abbiamo detto fino ad oggi sul ticket d'ingresso e dimenticatelo completamente. Dopo mesi in cui si è discusso di tutto e di più, si sono mischiate le carte in tavola: l'Ecopass ha preso una nuova forma. Per ora.

Sì perchè c'è ancora tutto il tempo per far di nuovo cambiare il progetto.

Innanzitutto oggi il Tar si pronuncia sul ricorso dell'Osservatorio di Milano e poi la politica ci ha abituati a ribaltoni all'ultimo minuto, per cui fino al 2 gennaio c'è veramente poco di cui stare tranquilli. 

La cosa che desta più sospetti è che misteriosamente a Palazzo Marino sono tutti d'accordo e tutti felici delle novità presentate. Che ora vi andiamo a elencare.

Prima novità sono gli accordi definitivi sui cosiddetti "sconti": per i primi 50 ingressi si pagherà la metà della tariffa giornaliera, dal cinquantunesimo al centesimo si pagherà il 60% del prezzo, dal centunesimo tariffa intera. Ovviamente il tutto rispetto al tipo di veicolo inquinante. Seconda novità gli orari: dalle 7 alle 19 con una piccola variante.

Fino al 15 Aprile sarà in vigore anche il blocco alla circolazione voluto dalla Regione, fino a quella data quindi l'orario dell'Ecopass coinciderà con l'atto regionale dalle 7.30 alle 19.30 poi le lancette si spostano indietro di trenata minuti. E qui c'è il primo inghippo per aggirare la legge. Chi entra nella cerchia dei Bastioni prima delle sette non paga, perchè le telecamere controllano gli ingressi e non le uscite. Questo fatto piace a Forza Italia che aveva chiesto l'esenzione per alcune categorie – edicolanti, poliziotti, infermieri – in realtà in questo modo a favorire dell'agevolazione saranno molti più automobilisti.

L'assessore all'ambiente, Edoardo Croci e la Moratti gongolano soddisfatti della loro creatura. Tutti i partiti del centrodestra, Forza Italia in testa,  li seguono a ruota. La sorpresa eclatante sono i Verdi contrari fino a ieri al provvedimento su tutta la linea fino alle ultime parole famose di Fedrighini "oggi è una buona giornata per i polmoni dei milanesi".

Che con tutto quel poco di buono che ci può essere in un provvedimento antismog restano comunque parole azzardate. Gli unici a mantenere una linea coerente sono i commercianti, costantemente contrari non solo all'introduzione del ticket – che a giusto titolo chiamano tassa – ma indispettiti dal fatto di non essere mai stati presi in considerazione in alcuna discussione con l'amministrazione, che ha arbitrariamente deciso per il "bene" di tutti.

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