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Blitz antipirateria a Milano: in 6 computer 121mila file tra film, mp3 e videogiochi

Negli ultimi mesi i controlli su coloro che scaricano (e caricano) file protetti da copyright da Internet sono aumentati. Certo, non sarà quell'unica canzone scaricata dalla Rete a far arrivare a casa vostra la Guardia di Finanza, ma se siete utenti che nel proprio computer mettono a disposizione di altri utenti grandi quantitativi di file (tramite il peer to prer) allora potreste anche iniziare a preoccuparvi. Sapete bene che è una pratica illegale, ora sapete anche che la Guardia di Finanza sta iniziando a muoversi per arginare il fenomeno.
Quattro grandi uploader milanesi tra i 30 e i 45 anni hanno subito il sequestro dei propri computer e molto probabilmente saranno condannati a pagare una cifra che va dai 12mila ai 125mila euro. Nei loro hard disk sono stati trovati più di 120 mila file di musica, film, software e videogiochi, tutti condivisi in Rete: ovviamente illegalmente. Sono stati sequestrati 6 computer, 7 hard disk esterni, 2 schede di memoria e 2.377 tra cd-rom e dvd.
«Nei loro computer sono state trovate 121.566 opere, per lo più file musicali, tra cui le discografie complete di Vasco Rossi, Madonna, U2, Zucchero, Elisa e altri, numerosi film di recente produzione, applicazioni per Pc e videogames» hanno spiegato le Fiamme gialle.   «Le istituzioni e le forze di polizia hanno ormai preso atto che la pirateria digitale non è un problema di quattro ragazzetti che scaricano a sbafo ma una seria minaccia per l'industria della creatività» aggiunge Enzo Mazza, presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana). Solo nel 2006 in Italia, secondo dati Fimi, la musica illegalmente diffusa via internet ha causato danni all'industria per 70 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i diritti degli autori e l'evasione fiscale connessa al traffico illecito. Certo, qui potremmo aprire il dibattito sui costi della musica, dei film, dei software e via dicendo. La verità è che tempo fa la scusa reggeva, visto che la musica online non era ancora disponibile come lo è oggi. Adesso invece una canzone la si può acquistare ad un euro, un album intero a meno di dieci euro.  La scusa dei costi eccessivi non regge più. 

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