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Troppe assunzioni in Comune, la Corte dei Conti vuole i tagli alle poltrone

Costi della politica per il Comune di Milano fuori norma. Il problema? Troppe assunzioni d'oro di dirigenti dall'esterno. E per fare cosa? Ecco il nodo da sciogliere.

Ed è la procura della Corte dei Conti a chiedere spiegazioni per quello che potrebbe essere un danno erariale di 11 milioni di euro.

Clima di bufera, quindi, tra i corridoi di Palazzo Marino, dove la maggioranza si difende dicendo che risponderanno presto alla Corte e l'opposizione insorge contro il "comune sprecone".

Chi ha ragione? Difficile a dirsi, o quantomeno è ancora presto.

Se queste assunzioni fossero veramente eccessive, però, Letizia Moratti e il suo entourage pagheranno di tasca propria il danno. Questa sì che sarebbe giustizia.

Per ora una cosa è certa, la procura ha aperto un'indagine con l'ipotesi di abuso d'ufficio, al momento senza nessun indagato. La giunta ha tempo 60 giorni per presentare la difesa, che se non riuscirà a convincere la magistratura contabile si  passerà direttamente per vie giudiziarie.

Lunedì, nella settimane seduta, gli assessori si sono riuniti in consiglio per pensare a delle controdeduzioni efficaci da presentare, ma intanto i tagli alle poltrone nelle municipalizzate sono stati congelati, non solo per i cda attuali, ma non sono previsti nemmeno nei tagli di bilancio futuri. Insomma, nessuna inversione di tendenza da parte della maggoranza. Eppure non credo fosse necessario alzare tutto questo polverone per sapere che ci sono troppe figure inutili nelle sale comunali e pagate ancor più a sproposito. Invece di chiedere spiegazioni, bisognerebbe imporre un tetto massimo di dipendenti per ogni funzione, lo stretto necessario, così i tagli sarebbero naturali. Quale modo migliore di dare il buon esempio sulla corretta amministrazione del denaro pubblico se non dall'interno?

Periodaccio per il cenrtrodesta milanese, che deve convivere con il fiato sul collo degli oppositori che giudicano inammissibile che a governare la città sia una giunta che spreca le risorse pubbliche e che non rispetta le leggi. "Un pessimo esempio per il Paese". A vedere i vari stipendi e i privilegi di cui godono i politici in generale, sia a destra che a sinistra, forse non sarebbe il caso di puntare troppo il dito solo per farsi belli agli occhi dei cittadini. Tanto non li si abbindola più solo con le belle parole. Sono i casi come questi, di schermaglie tra schieramenti e falsi moralismi ad allontanare la gente dalla politica fatta dai politici per avvicinarla a chi pur non potendo cambiare il mondo da una piazza almeno da una scossa alle poltrone, anche quelle che stanno per essere tagliate!

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