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Affitti shock degli immobili in centro

A sapere che un appartamento di 80 metri quadrati in pieno centro Milano costa solo milleduecento euro al mese si smette di sognare e si inizia a cercare casa in città. Più facile a dirsi che a farsi. Dopo lo scoppio del caso affittopoli, l'assessore alla Casa e al Demanio, Giovanni Verga, ha aperto l'accesso agli archivi contabili per la consultazione dei dati sugli affitti degli immobili comunali.

Ora che i dati sono di pubblico dominio, i consiglieri di Palazzo Marino stanno valutando i canoni stipulati anni fa e mai rivalutati per riportarli a prezzo di mercato.

Detto, fatto. Si chiede trasparenza e si scopre che più di un immobile in Galleria ha un affitto che varia da 10 mila ai 15 mile euro l'anno. Per non parlare del fortunato proprietario della profumeria che ne paga 386,68 euro l'anno grazie a un contratto stipulato nel 1987. Possibile? In una città dove il pane al chilo costa 4 euro? Questa è veramente fantascienza.

E', tra l'altro, inammissibile e impossibile che nessuno per anni si sia mai accorto delle discrepanze tra il valore dell'immobile e l'affitto pagato e ancor peggio nessuno si sia mai preoccupato di fare ordine e rivedere i vecchi contratti che appartengono al Comune ed è quindi suo compito gestire. Fa ancora più scandalo se si pensa che è proprio notizia di questi giorni che ogni giorno a Milano vengono pignorate otto case perchè i mutui sono troppo alti e le famiglie non possono più permettersi di pagare le rate e le spese condominiali a causa del caro-vita, anche in zone periferiche.

Tra affitti stellari e mutui che finiscono per indebitare chi sogna una casa di proprietà da una vita, l'emergenza alloggi è all'ordine del giorno. Eppure c'è ancora qualcuno che riesce a scamparla. Ovviamente i nomi dei privilegiati non sono stati resi noti per "motivi di privacy". Certo, da una parte non è nemmeno colpa di chi li occupa questi immobili. Non sono loro a doversi auto imporre un canone, giustamente si limitano a pagare ciò che è stato pattuito da contratto, senza batter ciglio se di anno in anno non viene apportata nessuna modifica. Come biasimarli. Sfido chiunque a non fare furbo in un caso fortuito come questo.

Se di mezzo ci sono politici e partiti è ancora più semplice immaginare perchè se ne stiano buoni buoni. Facciamo qualche esempio: l'ex segretario generale del Comune, Giuseppe Albanese, paga 5.625 euro l'anno per 45 metri quadrati e il contratto è pure recente, 5 settembre 2006. Per non parlare delle sedi dei partiti come Lega, Rifondazione Comunista e Udc. Ad essere avvantaggiate associazioni che per il loro ruolo sociale possono permettersi immobili in Via Montenapoleone a 1.682 euro, come il Lions Club o Emergency 21.000 euro l'anno.

Ora vedremo quanto ci vorrà per valutare i dati, decidere il dafarsi, modificare i contratti…insomma vedremo per quanto ancora potrà godersela chi abita in centro. 

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