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Milano ospita la prima assemblea costituente del Partito Democratico

Segnatevelo sul calendario: il 27 ottobre nei padiglioni del polo fieristico Rho-Pero si terrà la prima assemblea costituente del Partito Democratico. Una sorta di ringraziamento al segnale forte arrivato dal Nord durante le primarie di domenica.

La notizia è stata, ovviamente, accolta con entusiasmo dal neo segretario regionale Maurizio Martina, fiero del fatto che Milano e la Lombardia siano a pieno titolo negli interessi del partito.

E che le due liste che appoggiavano appieno il suo progetto di innovazione siano quelle cha hanno riscosso maggiore successo. Insomma, Milano sembra essere la scelta più logica per l'avvio dei lavori del nuovo partito.

Ma, il capoluogo lombardo è sotto la lente di ingrandimento anche per quanto riguarda i risultati del voto. Da una parte c'è chi sostiene – vedi Penati – che Walter Veltroni ha convinto tutta Milano pur avendo ricevuto la maggior parte dei voti in periferia, dall'altra stupisce il fatto che più ci si avvicina al centro più aumentano i consensi per Rosy Bindi e Enrico Letta.

Al di là di chi abbia ricevuto più voti (e chi ha visto ieri sera Striscia la notizia si sarà accorto che bene o male il risultato del voto resta approssimativo per gli scarsi controlli sui votanti), ancora prima della fine dello spoglio, è partita la caccia alla carica, soprattutto quella per la segreteria milanese.

I nomi più quotati sono Davide Corritore e Emanuele Fiano. Ma la corsa è aperta, anche perchè ancora non si è deciso come verranno eletti i segretari. Primarie di nuovo? Saranno i cittadini a scegliere? Oppure l'assemblea costituente? Tutte domande che ben presto troveranno una risposta univoca, del resto fa parte del significato intrinseco di partito democratico.

Non dimentichiamo una cosa importante, Milano è una città pragmatica, i problemi ci sono, si accumulano e servono degli interventi mirati. Non c'è tempo per giochetti politici o sgambetti per arrivare più in alto dall'interno. Servono soluzioni. Tutte le 300mila persone che hanno votate nell'intera Lombardia si aspettano di non aver passato una domenica in coda invano. "Cambiare si può e si deve" hanno detto tutti i politici dopo la massiccia affluenza al voto. teniamolo bene a mente, vediamo cosa succederà all'assemblea di fine mese e poi ne riparliamo.

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