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Parcheggi e scavi archeologici a Milano: qualcuno aveva avvertito…

Ci siamo già occupati del problema dei lavori per i parcheggi che a Milano si protraggono all'infinito, anche a cusa dei reperti archeologici che vengono trovati durante gli scavi. Proprio qui sotto riproponiamo il video degli scavi in piazza XXV Aprile, fermi sempre a causa (ma non solo) dei reperti archeologici.

Oggi è apparsa una notizia destinata a gettare benzina sul fuoco di un argomento che più scottante non si può. Il comune e Albertini, nella sue competenze di commissario straordinario del traffico, hanno ignorato i rischi archeologici che la sovrintendenza alle Belle Arti aveva indicato in un dossier recapitato sulla scrivania dell'ex sindaco.

Una mappa che individuava le aree "a rischio ritrovamenti archeologici". Tra questi ovviamente c'era indicata l'area di via Meda, nella quale sono stati scoperti resti del IV e V secolo, i cui lavori rimangono in stand by.

Ora deciderà il Ministro Rutelli, a cui spetterà la decisione finale: sospendere, riqualificare o continuare i lavori in maniera diversa?

Ma la novità è che l'intervento dello stato tutore non si ferma ad un semplice dossier. Prima dell'avvio della costruzione dei parcheggi occorre il beneplacito della sovrintendenza che effettua sul sito "studi di fattibilità". Per Piazza Fontana ad esempio la costruzione di un parcheggio è stata accantonata dopo i pareri negativi della medesima.

Nel caso di via Meda a causa di presunte impossibilità dovute al traffico si è fatto una perizia parziale con un parere "parziale". In pratica è stata indicata la provabilità di ritrovare reperti archeologici; ma l'ok è stato dato lo stesso e così sono iniziati i lavori, ora fermi. Una beffa che si aggiunge al danno per la viabilità già disastrosa di quella porzione di Milano.

Un esempio di cattiva gestione ed errore di valutazione che pesa sulla precedente amministrazione e sull'attuale che ha deciso di continuare l'opera dell'ex sindaco Albertini. I cantiere di parcheggi fermi rimangono troppi. A maggio l'opposizione aveva ipotizzato una revisione completa del Piano urbano parcheggi i cui punto centrale doveva essere la totale eliminazione dei parcheggi nel centro, che creano solo traffico, in contrasto con l'idea di levare auto dalla zona.

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