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Strisce gialle e blu a Milano: breve riflessione di un lettore del blog

Riceviamo questa mail da Angelo (grazie) e pubblichiamo. Può essere un ottimo spunto per riflettere sul problema dei parcheggi a Milano.

Angelo scrive: Non video, nè foto, per ora, ma solo delle riflessioni sulle strisce gialle e blu con le quali il Comune di Milano si accinge a "disegnare" tutte le strade di Milano, malgrado, una sentenza della Cassazione obblighi i Comuni a lasciare spazi di sosta libera nei pressi di quelli a pagamento.

E' vergognoso tracciare strsce blu nei pressi di Ospedali, Ospizi, nel raggio di due chilometri dello stadio di San Siro, senza dare la possibilità a chi ha un parente, un amico, a chi ha voglia di fare una passeggiata in centro per un film, un gelato, una passeggiata di poter sostare la propria auto senza dover pagare esosi tichets che rendono questa città sempre più "cara" ed invivibile… Riguardo a quest'ultime due parole, poi, c'è molto da dissertare su Milano.

Angelo 

UPDATE 17.00: Sgoopie, una lettrice del blog, ha commentato questo post. Riportiamo il commento anche qui nel post: 

Scrive sgoopie: Il problema è che il Comune qualche anno fa ha deciso di stabilire che praticamente tre quarti della città è costituita da zone a traffico limitato, aree pedonali e zone a "particolare rilevanza urbanistica". In queste non ha effetto la recente sentenza della cassazione in quanto il citato (dalla sentenza) articolo del codice della strada esclude proprio queste zone.

L'assessore all mobilità Edoardo Croci ha confermato che il Comune intende estendere al 70% della città le strisce. Secondo uno studio del suo predecessore Goggi questo limiterebbe e non poco l'accesso alla città dei circa 600 mila veicoli che arrivano a Milano ogni giorno. Nei prossimi mesi il Comune rivedrà il piano generale del traffico urbano, ma queste cose non le cambierà

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