Il circolo Ohibò costretto alla chiusura: "Piegati dall'emergenza Coronavirus, speravamo non arrivasse mai questo momento".
Il Circolo Ohibò chiude: l’attività culturale, che dal 2012 era diventata un punto di riferimento per i milanesi, costretta ad abbassare la saracinesca a causa dell’emergenza Coronavirus. Ohibò era nato come uno spazio polivalente e multiculturale, dedicato alla musica, all’arte e alla cultura in tutte le sue forme, ma anche un luogo di aggregazione, di solidarietà e promozione sociale collocato all’interno della zona 4 di Milano.
Un luogo che in questi anni è stato punto di incontro, di condivisione, di progettualità, di solidarietà e di svago, che si è rivolto ad una fascia d’età estremamente ampia. E che adesso non ci sarà più, a causa del Coronavirus. L’annuncio è arrivato mercoledì 10 giugno in un lungo post Facebook: “Cari amici di Ohibò, non avremmo mai voluto darvi questa notizia. E invece, con infinita tristezza, dobbiamo annunciarvi che il nostro amato circolo da oggi, 10 giugno 2020, è costretto a chiudere i battenti”.
Il Circolo Ohibò chiude: colpa del Coronavirus
Come spiegano i titolari del Circolo Ohibò di Milano, si tratta di una decisione sofferta ma necessaria: “L’emergenza sanitaria che ha investito tutto il mondo ci ha piegato. Abbiamo provato in tutti i modi a resistere, ma per noi che siamo un’associazione non profit, nonostante il canone d’affitto agevolato per la pandemia, è stato impossibile sopravvivere senza entrate e rialzarci. Ci siamo così trovati costretti a interrompere il contratto di affitto con la proprietà di via Benaco 1″.
Il Circolo Ohibò vuole ricordare e ringraziare tutti: “Per questi otto, bellissimi e indimenticabili, anni passati insieme non possiamo dimenticare e ringraziare tutti i soci e gli allievi, i collaboratori, gli insegnanti, i volontari, le associazioni e le centinaia di artisti che si sono esibite sul nostro palco e che hanno contribuito a portare il nome Ohibò in Italia e, addirittura, nel mondo”.
Rimborsi biglietti e info utili
“Ci piace pensare che il nostro circolo sia stato non solo un luogo di intrattenimento – proseguono i soci del Circolo Ohibò -, ma anche un rifugio in cui sentirsi a casa, uno spazio capace di dispensare energie e messaggi positivi.Un ringraziamento speciale va ovviamente a tutto lo staff di Costello’s, che negli ultimi quattro anni ha gestito la programmazione di Ohibò, portando quello slancio generazionale che ha dato al circolo una nuova identità”.
L’attività culturale Ohibò chiude: “Ma rimarrà per sempre aperto nei nostri cuori”. Per chi aveva acquistato tagliandi utili per eventi culturali che si sarebbero dovuti tenere all’interno della sede sita in via Benaco 1 saranno forniti dettagli, in fase successiva, per ottenere il rimborso.
Nei giorni dopo l’annuncio il Sindaco Beppe Sala ha ricevuto numerose chiamate e richieste d’aiuto, soprattutto da parte dei frequentatori più affezionati. Per questo ha deciso di contattare gli ormai ex proprietari per manifestare il suo appoggio. Purtroppo però la decisione è già stata presa e niente potrà far tornare indietro il Circolo.
Nell’ultimo post su Facebook il direttivo ha ringraziato nuovamente tutti i sostenitori, ma purtroppo non c’è più niente da fare. Tutte le soluzioni proposte risultano troppo costose o impegnative.