Tra gli addetti ai lavori circola la voce che l’inizio degli spettacoli al teatro alla Scala potrebbe essere anticipato alle ore 19 come a Vienna, Londra e New York.
Per il momento è solo un’ipotesi, ma il sovrintendente Dominique Meyer, attualmente a New York per il tour di presentazione della nuova stagione, non esclude del tutto l’idea.
L’ipotesi è in corso di verifica, pertanto, non potrà essere sperimentata fin da subito, ma ci si può ragionare per il futuro. Per esempio per il 2024, quando nel cartellone tornerà la Tetralogia di Richard Wagner diretta da Christian Thielemann con la regia di David McVicar.
Alla Scala l’inizio delle opere più lunghe è da tempo anticipato alle 19, con l’eccezione della serata inaugurale della stagione, la sera di Sant’Ambrogio, in cui da anni si va in scena alle 18.
L’ipotesi di anticipare l’inizio degli spettacoli sarebbe emersa in seguito ad un sondaggio tra il pubblico, il quale, ha apprezzato la novità. A trarne vantaggio -legato agli orari dei mezzi pubblici- sarebbero il pubblico e i lavoratori del Piermarini.
In particolare chi vive in periferia.
Nel frattempo i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil attendono ancor la convocazione del sindaco Beppe Sala e del sovrintendente Meyer per illustrare la loro piattaforma per il rinnovo del nuovo contratto unico. Nella giornata di giovedì 20 ottobre sono stati ricevuti solo dal direttore del personale al quale hanno ribadito i punti principali delle loro rivendicazioni.
L’incognita maggiore riguarda però l’adeguamento dei salari dei lavori all’indice Istat. La Scala avrebbe messo sul piatto circa due milioni di euro, mentre le richieste dei sindacati valgono circa cinque. Il prossimo aggiornamento è previsto per il 27 novembre, quando si terrà un nuovo incontro fra sindacati e vertici del teatro.
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