Gennaro Gattuso parla a Sky in notturna e ricorda con affetto il suo Milan, mostrando di condividere la linea di mercato intrapresa dalla società e anche le cessioni eccellenti di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva
Gennaro Gattuso, solo Milan nel cuore e sulla pelle. Uomo vero, di quelli che piacciono, di quelli che, forse, mancano ai tifosi rossoneri, anche se qualche eccezione è consentita, ci mancherebbe. E allora eccolo lì, ‘ringhiare’ a Sky su quella che è la situazione attuale della sua amatissima ex squadra. Ma chi si aspetta un attacco frontale ai ‘vizi’ da lui stesso denunciati poco tempo fa è rimasto deluso.
Sull’addio di Cassano: “Si vedeva che non era contento, meglio per il Milan, meglio per Cassano. Se rimanevo io non sarebbe rimasto comunque. Già l’intervista con la Nazionale aveva fatto capire che non si sentiva più a suo agio”.
Sull’attuale politica e mercato del Milan: “Non vedo nulla di strano se c’è un ridimensionamento per uno o due anni. Per me è stato giusto vendere Ibrahimovic e Thiago Silva, meglio mandare via loro che togliere il lavoro a mille e passa persone di Mediaset”.
Su Kakà: “Spero torni, sia per il Milan che per Kakà. Se torna a lavorare come lavorava negli anni in cui abbiamo giocato insieme tornerà a esere devastante. Il suo problema in Spagna è stato che lui è un campione ma deve stare bene a livello fisico. In Spagna non ha lavorato a livello fisico in continuità come al Milan”.
Sul Milan: “Mi manca il Milan. Io per 13 anni ho vissuto un sogno, ho sognato a occhi aperti, ho fatto più di quello che pensavo nella mia carriera. Quando lo vedo giocare, ancora adesso mi prende il magone e non posso cambiare canale, ma comunque me ne sono andato volevo chiudere in bellezza e non volevo diventare un peso per nessuno”. (foto: Infophoto)