La Sanotint Bollate, con un roster ridotto all’osso a causa delle convocazioni in Nazionale, non riesce a qualificarsi alle finali di Coppa Italia solo per colpa della classifica avulsa
Un’ottima Sanotint Bollate manca per un soffio la qualificazione alla fase finale della Coppa Italia.
In seguito alla perfetta parità, una vittoria e due sconfitte, tra lo stesso Bollate, Bologna e La Loggia si è reso necessario un complesso calcolo per stabilire che a passare il turno fossero le piemontesi, in virtù dei minor punti subiti negli incontri fra le squadre interessate diviso il numero di riprese giocate in difesa.
Dal punto di vista agonistico tutte le partite sono state combattute e giocate sul filo di un grande equilibrio.
Cinque partite sono finite con un solo punto di differenza, una di due e per due è stato necessario ricorrere al tie break. Valori quindi molto ravvicinati. La valutazione complessiva però deve tenere necessariamente conto della composizione delle squadre che si sono affrontate in questi due giorni di impegni serrati. A causa dei concomitanti impegni dei Campionati Mondiali di Whitehorse in Canada, le squadre hanno dovuto fare a meno delle atlete convocate nelle varie Nazionali e Bollate e La Loggia hanno dovuto ovviare all’assenza di cinque elementi ciascuna.
Bollate si è presentata a Legnano con solo dodici giocatrici, anche perché altre sette atlete delle sue giovanili, qualcuna già affacciatasi in prima squadra, erano impegnate in contemporanea a Caronno e Bollate nelle finali europee giovanili Under 17 in vista delle World Series negli USA. Evidente quindi la disparità delle forze in campo, con solo Legnano e Bologna che hanno potuto schierare le formazioni titolari.
Ma a rendere ancor più impari ed incongrua questa edizione della Coppa Italia ci ha pensato il cambiamento in corsa del regolamento, che ha così permesso alle squadre di far lanciare senza limiti le lanciatrici straniere, quindi eventualmente anche in tutte le partite.
Cosa di cui Legnano e Bologna hanno, legittimamente, approfittato con Elizabeth Ricketts e Johana Gomez sempre sul monte, mentre La Loggia ha schierato solo per quattro innings Elisa Brandino per lasciare il posto a Jocelyn McCallum. Ovviamente Bollate in controtendenza, con Samantha Beasley, oltre alle enfants du pays Alice Nicolini e Francesca Betti, rispettivamente 16 e 21 anni, nel cerchio nelle gare affidate loro da Luigi Soldi, a dimostrazione della qualità e della bontà dell’inesauribile vivaio biancorosso e della maestria e delle capacità di chi lo gestisce.