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Milano ricorda Alexei Navalny con un cippo commemorativo

Inaugurato un cippo in memoria di Navalny, simbolo di resistenza contro il regime russo.

Cippo commemorativo per Alexei Navalny a Milano
Un momento di riflessione a Milano per Alexei Navalny.

Un gesto di memoria e resistenza

Il 16 marzo, Milano ha inaugurato un cippo dedicato ad Alexei Navalny, il leader dell’opposizione russa tragicamente ucciso in un carcere siberiano. La cerimonia, che ha visto la partecipazione di circa cento persone, si è svolta nei giardini Politkovskaja, un luogo simbolico che onora la memoria della giornalista russa assassinata nel 2006. Tra i presenti, la presidente del consiglio comunale, Elena Buscemi, e la figlia di Navalny, Darya Navalnaya, hanno espresso il loro profondo rispetto e la loro gratitudine per l’iniziativa.

Milano, seconda città al mondo a onorare Navalny

Con questo gesto, Milano diventa la seconda città al mondo, dopo Lisbona, a commemorare ufficialmente Navalny. L’iniziativa è stata promossa da una mozione presentata da Gianmaria Radice, consigliere comunale dei Riformisti, e approvata all’unanimità. La comunità dei russi liberi aveva già dedicato un “altare” a Navalny presso la Loggia dei Mercanti, ma dopo un tentativo di vandalizzazione, il Comune ha deciso di spostare il tributo ai giardini Politkovskaja, rendendolo un luogo permanente di memoria.

Un messaggio di speranza e lotta per la libertà

Sulla targa del cippo è incisa una frase di Navalny: “Nel caso mi uccidano non arrendetevi”. Questo messaggio risuona forte e chiaro, sottolineando l’importanza della lotta per la libertà e la democrazia. Durante la cerimonia, Elena Buscemi ha evidenziato come Navalny rappresenti un simbolo di resistenza contro il regime illiberale di Putin, un uomo che ha dedicato la sua vita a denunciare le ingiustizie e a combattere per i diritti umani. La presenza di Darya Navalnaya ha aggiunto un tocco personale all’evento, con la figlia che ha condiviso ricordi affettuosi del padre e ha ribadito l’importanza di continuare a lottare per ciò in cui si crede.

Un impegno collettivo per la libertà

La cerimonia ha anche messo in luce il sostegno della comunità milanese, che ha raccolto 26mila firme per chiedere un luogo dedicato a Navalny. Questo impegno collettivo rappresenta una speranza per il futuro, un segnale che la lotta per la libertà non è sola. Maria Mikaelyan, attivista russa a Milano, ha ringraziato i presenti e ha sottolineato l’importanza di non dimenticare le altre nazioni che soffrono sotto il regime di Putin, come l’Ucraina e la Bielorussia. La commemorazione di Navalny non è solo un tributo a un uomo, ma un richiamo all’azione per tutti coloro che credono nella libertà e nella giustizia.

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